Descrizione
- Raccolta delle principali leggi e norme richiamate nella sezione "Enti Controllati".
- Regolamenti approvati dal Comune di Rimini inerenti alle partecipazioni.
LEGGI E DISPOSIZIONI
- D.Lgs. 33/2013: "RIORDINO DELLA DISCIPLINA RIGUARDANTE IL DIRITTO DI ACCESSO CIVICO E GLI OBBLIGHI DI PUBBLICITA', TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DA PARTE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI" - L'articolo 22 stabilisce il contenuto della sezione "Enti controllati", che individua tre tipologie di enti esterni (Enti pubblici vigilati, Società partecipate, Enti di diritto privato controllati) per i quali è necessario pubblicare le informazioni ivi prescritte.
- D.Lgs. 39/2013: "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INCONFERIBILITA' E INCOMPATIBILITA' DI INCARICHI PRESSO LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E PRESSO GLI ENTI PRIVATI IN CONTROLLO PUBBLICO, A NORMA DELL'ARTICOLO 1, COMMI 49 E 50, DELLA LEGGE 6 NOVEMBRE 2012, N. 190" - L'articolo 20 avente ad oggetto la "Dichiarazione sulla insussistenza di cause di inconferibilità o incompatibilità" impone la pubblicazione di queste autodichiarazioni presentate dai rappresentanti delle pubbliche amministrazioni designati o nominati presso gli organi amministrativi di enti esterni (così come qualificati nell'articolo 1, che li suddivide in tre diverse tipologie).
- D.Lgs. 175/2016: "TESTO UNICO IN MATERIA DI SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA" - L'articolo 19, comma 7, prevede l'assegnazione da parte delle pubbliche amministrazioni di assegnare degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, che devono essere esplicitamente recepiti dalle società a controllo pubblico. Tali obiettivi ed il loro "recepimento", devono essere pubblicati a norma del D.Lgs. 33/2013.
DISPOSIZIONI DELLE AUTORITA' NAZIONALI
- ANAC 1310/2016: "PRIME LINEE GUIDA RECANTI INDICAZIONI SULL’ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI CONTENUTE NEL D.LGS. 33/2013 COME MODIFICATO DAL D.LGS. 97/2016" - L'Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC) con questa deliberazione del 28/12/2016, ed in particolare con l'allegato 1, ha dettagliato analiticamente come deve essere strutturata l'intera sezione "Amministrazione trasparente" pubblicata sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni. La presente sezione è stata pertanto realizzata tenendo conto delle indicazioni contenute nell'allegato 1, relativamente alla <<macrofamiglia "Enti Controllati">>.
REGOLAMENTI DELL'AMMINISTRAZIONE
- Regolamento per la gestione delle partecipazioni negli enti partecipati dal Comune di Rimini. Il Regolamento si ispira al Codice Civile per definire i termini di “controllo” e “partecipazione”. Questa precisazione si rende necessaria in quanto ciascuna delle leggi sopra indicate qualifica gli enti esterni alle amministrazioni pubbliche applicando criteri che sono funzionali alla materia da esse trattata, e che non sempre rispettano le caratteristiche della loro natura giuridica (in particolare per gli "enti di diritto privato" di natura non societaria); da ciò deriva anche che i termini “controllo” e “partecipazione” vengono utilizzati, nelle varie leggi, con significato a volte diverso da quello "correntemente” ad essi attribuito per evidenza della propria natura giuridica o, ad esempio, dal Codice Civile. Pertanto quelli che per una norma sono qualificati come "enti partecipati" ed "enti controllati", spesso non sono considerati tali per un'altra norma (che a sua volta individua propri criteri di qualificazione). Per quanto attiene alla "gestione delle partecipazioni", il Comune di Rimini, considera <<enti "esterni" e "partecipati">> quegli enti "di cui [il Comune di Rimini] detiene parte del capitale"; conseguentemente, e specularmente, gli enti "non partecipati" sono quelli in cui, il Comune di Rimini, non detiene parte del capitale, in quanto la loro natura giuridica non consente l’attribuzione di quote di possesso del capitale ai soggetti che pure lo hanno costituito e/o incrementato nel tempo.