Descrizione
Nonostante il cambiamento climatico, anche quest’anno dovremo preoccuparci di riscaldare le nostre case. A meno che il nostro impianto non sia a pompa di calore, riscaldare casa significa bruciare qualcosa nelle nostre città.
E bruciare qualsiasi cosa non è bene né per il clima né per la qualità dell’aria. Ma per la qualità dell’aria le cose dipendono molto da cosa bruciamo e come lo bruciamo.
Ecco perché è importante sapere quali sono le fonti più inquinanti, come ridurne gli effetti sull’aria e quali sono le regole per non incorrere in sanzioni.
Mentre la responsabilità dei grandi impianti centralizzati nei condomini è in capo a una figura professionale, ci concentriamo sui piccoli impianti domestici la cui responsabilità è in capo al proprietario o all’affittuario. Impianti che sono piccoli ma sono anche moltissimi in ogni città. Nelle nostre case sono presenti, a volte contemporaneamente, diverse modalità di riscaldare gli ambienti: qui una rappresentazione grafica delle emissioni di polveri sottili (PM10) per le tipologie più diffuse.
Ogni tipo di impianto è soggetto a regole specifiche per garantirne una adeguata efficienza energetica, l’assenza di pericolo per sé e per gli altri e la riduzione delle emissioni:
Per molti di questi impianti è inoltre necessaria l’iscrizione al Catasto Regionale degli Impianti Termici CRITER, che certifica periodicamente i requisiti di sicurezza ed efficienza energetica con il Bollino Calore Pulito.
Per ridurre le emissioni e per motivi sanitari vale comunque la regola di mantenere la temperatura in casa entro i 20°C (19°C in caso di allerta smog)
Scarica l'allegato per visionale le specifice regole e manutenzione da applicare per ogni tipo di impianto termico installato nella propria abitazione.
Dove rivolgersi:
Ufficio Energia
via Rosaspina n. 21 (3° piano)
energia@comune.rimini.it
tel. 0541/704977
orario: martedì e giovedì dalle 11 alle 13