Descrizione
Accorgimenti in caso di ritrovamento di una tartaruga palustre americana
La legge prevede il divieto di introduzione nel territorio nazionale di tale specie animale, il divieto di allevamento, trasporto e vendita, il divieto di rilascio nell’ambiente.
I proprietari non commerciali di individui di testuggine palustre americana Trachemys scripta possono continuare a detenere gli individui in loro possesso come animali da compagnia, purché siano custoditi in modo che non ne sia possibile la fuga o il rilascio nell’ambiente naturale e che ne sia impedita la riproduzione. A tale scopo il possesso deve essere denunciato impegnandosi ad adottare le necessarie misure per impedirne la fuga e per impedire la riproduzione degli esemplari.
La massiccia presenza della tartaruga americana, Trachemys Scripta, sul territorio riminese soprattutto nel lago Mariotti e nel lago della Ghirlandetta al parco Giovanni Paolo II di Rimini, ma anche a causa di spiaggiamenti dovuti a mareggiate e piene fluviali sta creando problemi alla biodiversità acquatica. La specie alloctona inserita tra le cento più invasive del mondo, rappresenta una minaccia per le tartarughe autoctone in via di estinzione e per l’ittiofauna, essendo una forte predatrice di pesci. È una specie molto adattabile ed è anche portatrice di agenti patogeni per l’uomo.
I cittadini che dovessero rinvenire esemplari di Trachemys scripta non possono detenerli né rilasciarli nell’ambiente, ma devono consegnarli alle strutture di detenzione delle specie esotiche invasive appositamente individuate dalla Regione o al punto di raccolta temporaneo individuato in caso di fasi emergenziali.
Il Comune di Rimini con la collaborazione di Anthea ha avviato dal 2022
un progetto di raccolta delle tartarughe palustri americane, nel rispetto delle leggi vigenti e di tutela delle stesse che è stato autorizzato dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto di raccolta delle Trachemys Scripta prevede poi il trasferimento in una struttura appositamente autorizzata ed è stato redatto con la collaborazione del WWF Rimini e con l'approvazione di Enpa e Fondazione Cetacea.