Controllo e manutenzione degli Impianti Termici

Descrizione

Controllo e manutenzione degli Impianti Termici - Vademecum per il cittadino per la manutenzione e il controllo degli impianti termici - Cosa deve fare il cittadino.

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Dal 1° maggio 2018 le attività di accertamento ed ispezione sugli impianti termici sono assegnate alla Regione Emilia-Romagna, in attuazione della L.R. 27 giugno 2014, n. 7, che ha emanato il nuovo Regolamento impianti termici.

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Nello specifico, queste competenze sono assegnate al CRITER - Catasto regionale impianti termici della Regione Emilia-Romagna.

 Il Catasto Regionale Impianti Termici è un obbligo di legge nazionale e consentirà alla Regione di raccogliere informazioni dettagliate per avere un quadro preciso, per poi intervenire con norme e incentivi che favoriscano il miglioramento dell'efficienza degli impianti, riducendo i consumi di energia e  l'emissione di fumi inquinanti in atmosfera.   Devono essere inseriti in CRITER:

  • tutti gli impianti di  riscaldamento di potenza maggiore di 10 kW (sono compresi tutti gli impianti di riscaldamento individuale)
  • gli impianti di condizionamento di potenza maggiore di 12 kW (sono esclusi quasi tutti gli impianti di condizionamento individuale)

 Le modalità di applicazione dei bollini calore pulito regionali sono indicate nel vademecum per il cittadino: Guida per l'esercizio, la manutenzione e il controllo degli impianti termici.

Obblighi per il responsabile dell'impianto.

Il responsabile dell'impianto deve rivolgersi ad un'impresa abilitata perché provveda all'inserimento in CRITER dei propri dati identificativi e di quelli relativi all'impianto.

Ad ogni impianto il CRITER associa un numero di targa che l'impresa consegnerà al responsabile e che va conservato insieme al libretto d'impianto cartaceo.

La targa deve essere disponibile ad ogni successivo controllo dell'impianto, le cui scadenze sono stabilite dal Regolamento.

Numero verde URP Regione Emilia Romagna

Telefono 800662200

 

Vademecum per il cittadino per la manutenzione e il controllo degli impianti termici.

Quali sono gli impatti degli impianti termici sull'ambiente?

Per far funzionare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento e per produrre acqua calda sanitaria usiamo gran parte dell'energia che consumiamo ogni anno nelle nostre case.

Nel settore residenziale, il 75,7 % dei consumi di energia è dovuto al riscaldamento e al condizionamento estivo degli ambienti, il 12,4 % per la illuminazione e il funzionamento degli apparecchi elettrici, e l’11,9 % per usi in cucina e acqua calda sanitaria. (Fonte: Rapporto efficienza energetica ENEA 2015)

Conseguentemente, l’impiego di energia nel settore residenziale è responsabile dell’emissione nell'aria di sostanze inquinanti (ossidi di zolfo e di azoto, monossido di carbonio, PM10, ecc..) che compromettono la qualità dell'aria stessa e di sostanze climalteranti come la CO2.

Il riscaldamento è, dopo il traffico, la maggiore causa dell’inquinamento delle nostre città.

A livello locale, rivestono una particolare importanza le emissioni di materiale particolato (PM10, PM2.5) che da tempo rappresentano una criticità in Emilia-Romagna e in generale nel bacino padano.

Oltre la metà di queste emissioni sono prodotte dagli impianti di riscaldamento, in particolare in ambito domestico, che insieme ai trasporti causano circa il 93% delle emissioni complessive di PM10.

Il Regolamento regionale del 3 aprile 2017 n. 1 che riporta le disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, entrate in vigore il 1° giugno 2017.

Ai sensi di quanto previsto dalla Legge regionale n. 26 del 23 dicembre 2004, il citato regolamento disciplina:

  • le condizioni ed i limiti da rispettare nell’esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, e le relative responsabilità;

  • le modalità e la frequenza di esecuzione degli interventi di manutenzione e controllo funzionale, e di efficienza energetica, degli impianti termici, e le relative responsabilità;

  • il sistema di verifica del rispetto di tali prescrizioni, realizzato dalla Regione e basato su attività di accertamento ed ispezione degli impianti stessi, al fine di garantire la loro adeguata efficienza energetica e la riduzione delle emissioni inquinanti, la conformità alle norme vigenti ed il rispetto delle prescrizioni e degli obblighi stabiliti;

  • il sistema di accreditamento dei soggetti a cui affidare le attività di accertamento ed ispezione;

  • i criteri per la costituzione e la gestione del catasto regionale degli impianti termici (Criter). Il sistema prevede anche la targatura degli impianti, mediante rilascio di un codice univoco di riconoscimento da allegare al libretto di impianto.

Chi sono i soggetti coinvolti dalla normativa regionale in materia di efficienza energetica?

Responsabile di impianto termico coincide con:

  • il proprietario, in caso di singole unità immobiliari residenziali non locate;

  • l'occupante, a qualsiasi titolo, in caso di singole unità immobiliari residenziali;

  • l'amministratore di condominio, in caso di edifici dotati di impianti termici centralizzati amministrati in condominio;

  • il proprietario o il legale rappresentante in caso di edifici di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche;

Queste figure possono, a loro volta, possono delegare la responsabilità ad un “Terzo responsabile” che deve possedere i requisiti previsti dal Decreto del Ministro per lo Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37. Generalmente si tratta di un'impresa specializzata nell'installazione e manutenzione degli impianti termici.

Il Terzo responsabile riceve l'incarico dal proprietario dell'impianto e, oltre ad avere gli stessi compiti del responsabile dell'impianto, risponde davanti alla legge per ogni eventuale inadempienza.

La delega ad un “Terzo responsabile” non è consentita nel caso di singole unità immobiliari residenziali in cui il/i generatori non siano installati in locale dedicato solo a questo.

Il Catasto regionale degli impianti termici (CRITER)

Il catasto regionale degli impianti termici, denominato CRITER, è un sistema informativo regionale relativo agli impianti termici, in cui confluiscono e vengono aggiornati i dati relativi agli impianti termici presenti sul territorio regionale.

Il CRITER consente alla Regione di svolgere in maniera efficace le attività di accertamento ed ispezione, al fine di garantire l’adeguata efficienza energetica e la riduzione delle emissioni inquinanti e di disporre di informazioni utili per le attività di pianificazione e programmazione del settore energetico regionale.

La registrazione degli impianti termici al catasto è obbligatoria. Il CRITER prevede il rilascio di un codice univoco, detto Targa impianto, da associare ad ogni libretto di impianto registrato, che costituisce il riferimento riportato su tutti i documenti e le comunicazioni relative all’impianto.

L’accesso al catasto dei diversi soggetti interessati avviene sulla base di una profilatura, con funzioni differenziate in relazione alla categoria di appartenenza e nei casi previsti dalla normativa, identificati in:

  • Imprese di installazione e manutenzione, per il caricamento dei libretti di impianto e dei rapporti di controllo di efficienza energetica, nonché la consultazione e l’estrazione e dei dati relativi agli impianti di propria competenza;

  • Ispettori, incaricati della attività di accertamento ed ispezione, per il caricamento dei rapporti di ispezione nonché la consultazione e l’estrazione dei dati relativi agli impianti sui quali vengono realizzati gli accertamenti e le ispezioni;

  • Responsabili di impianto, o Terzi responsabili qualora nominati, per il caricamento, la consultazione e l’estrazione dei documenti e dei dati relativi agli impianti di propria competenza (es. cambio nominativo responsabile impianto);

  • Enti locali;

  • Distributori di combustibile, per il caricamento dei dati relativi all'ubicazione, alla titolarità e ai consumi degli impianti forniti.

Anche i cittadini possono accedere al catasto regionale degli impianti termici per:

  1. consultare, scaricare e stampare il libretto del proprio impianto e il relativo codice targatura, e verificare che sia stato correttamente inserito ed aggiornato;

  2. consultare i rapporti di controllo tecnico registrati dagli operatori a seguito delle operazioni di controllo;

  3. provvedere a inviare alla Regione, le comunicazioni previste dal Regolamento regionale n. 1/2017 ovvero:

  • modifica dei dati relativi al Responsabile di impianto;

  • comunicazione di impianto disattivato;

  • comunicazione registrazione dei consumi (solo per impianti dotati di contatore dedicato).

⇒ COSA DEVE FARE IL CITTADINO.

Fai compilare e registrare il Libretto di impianto: è obbligatorio!

Gli impianti termici devono essere muniti di un Libretto di impianto per la climatizzazione che è il documento di riconoscimento di ogni impianto termico. Il libretto di impianto è obbligatorio per tutti gli impianti di climatizzazione invernale e/o estiva, sia esistenti che di nuova installazione, rientranti nell’ambito di applicazione del Regolamento regionale n. 1 del 01/04/2017.

All’interno del libretto di impianto sono descritte le caratteristiche tecniche e, nel tempo, sono registrate le eventuali modifiche, sostituzioni di componenti e gli interventi di controllo effettuati.

In Regione Emilia-Romagna è previsto che il libretto di impianto venga registrato presso il catasto regionale degli impianti termici (CRITER), secondo le modalità stabilite all'art. 5 del Regolamento regionale n. 1/2017 e che si riportano di seguito:

a) per gli impianti di nuova realizzazione, il relativo libretto viene predisposto dalla impresa installatrice all’atto della messa in servizio dell’impianto stesso, entro 30 giorni dall'attivazione dell'impianto;

b) per gli impianti esistenti, la predisposizione del relativo libretto viene effettuata dall’impresa manutentrice in occasione del primo intervento utile di controllo dell’impianto, e comunque non oltre il 31 dicembre 2019.

Il Responsabile di impianto, o il Terzo responsabile se nominato, nell'ambito dei compiti attribuiti dalla legge, è tenuto a richiedere agli installatori o manutentori la registrazione del libretto nel catasto regionale degli impianti termici CRITER entro i termini sopra indicati.

A tal fine, il Responsabile dell’impianto ha l’obbligo di compilare le parti del libretto di sua competenza, o di rendere disponibili al manutentore o all’installatore tutti i relativi dati, come, fra i quali i riferimenti catastali dell’immobile, il punto di riconsegna della fornitura del gas (PDR) o il punto di prelievo della fornitura di energia elettrica (POD), i consumi (qualora sia presente un contatore dedicato al solo impianto).

Ai fini della costituzione del catasto impianti termici CRITER, ad ogni Libretto di impianto viene associato una Targa impianto. La Targatura viene effettuata dagli operatori del settore durante la registrazione del Libretto nel catasto.

Ricorda che se non fai compilare e registrare il libretto dell’impianto entro la data prevista sei soggetto ad una sanzione amministrativa da 500 a 3000 euro

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Ultimo aggiornamento

02/08/2022, 12:01