Mense scolastiche: filiera corta, prodotti bio, stoviglie pluriuso, basso consumo e menù green.
Sono 3.900 i pasti medi giornalieri consumati nelle mense delle scuole comunali e statali riminesi (0-6 anni). Un servizio che abbina quantità e qualità, testimoniata anche dal piazzamento per il terzo anno di fila nella top five delle mense scolastiche italiane dall’osservatorio di Food insider.
Portando la sua esperienza e aprendosi alle diverse suggestioni e innovazioni nazionali sul tema del food e del biologico, l’Amministrazione comunale di Rimini aderirà alla Green Food Week, che quest'anno si terrà dal 13 al 17 febbraio.
La partecipazione non si limiterà a quella settimana, perché i servizi educativi sono già al lavoro per un programma di avvicinamento che prevede non solo la realizzazione di menù green specifici, ma anche iniziative in classe legato alla cultura del cibo, del rispetto dell’ambiente, del biologico.
Lo specifico Green delle mense riminesi
Prodotti con utilizzo principalmente di stoviglie pluriuso, preferenza dove possibile della filiera corta, rinnovo complessivo delle attrezzature nelle 23 cucine dello 0-6 comunale con sistemi a basso consumo di moderna concezione, impiego di automezzi per il trasporto euro 5, biologico al 100%, plastic free.
“Quello delle mense scolastiche – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – non è solo un servizio del diritto allo studio, ma parte integrante del percorso educativo delle nostre scuole dell’infanzia. Cibo è cultura, socialità, condivisione, un momento non solo per nutrirsi ma per conoscere i prodotti, la natura e anche culture diverse, attraverso le diverse specialità. L'ultimo esempio è quello dei menù ucraini, preparati nelle mense delle nostre scuole sia per far sentire a casa le bimbe e i bimbi ucraini profughi, sia per far conoscere a tutti una parte importante della loro cultura. I nostri tecnici, insieme alle ditte appaltatrici sono già al lavoro per i menù green da portare in tavola nella green week. Un modo concreto e anche piacevole di unire cibo, socialità e cultura ambientale”