Tratto in arresto un 75enne.
Usava il suo appartamento come una base operativa per la sua attività di spaccio il 75enne italiano tratto in arresto ieri pomeriggio al termine delle indagini condotte nelle ultime settimane dalla Polizia Locale di Rimini.
Era infatti da dicembre che il personale della squadra di polizia giudiziaria monitorava gli anomali movimenti che si verificavano in un condominio di Rimini, nella zona centrale della città, oggetto di numerose segnalazioni da parte dei cittadini e dei residenti della zona. Durante l’attività di osservazione e presidio, gli agenti hanno accertato come il condominio fosse molto frequentato da persone di passaggio, che raggiungevano il condominio a piedi, in bicicletta, in auto e anche in taxi. Un via vai sospetto che ha fatto scaturire i primi controlli, che hanno portato alla segnalazione di una quindicina di persone, trovate in possesso di sostanze stupefacenti quali cocaina, crack e hashish. In totale una ventina i grammi di droga sequestrata, dieci le denunce e le patenti ritirate per guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti (art. 187 codice della strada) e cinque le auto messe sotto sequestro.
Ottenuto dal Pm l’autorizzazione alla perquisizione, il personale della polizia giudiziaria ha fatto il suo ingresso nell’appartamento abitato dal 75enne sospettato di essere l'artefice dell’attività di spaccio. Gli agenti hanno trovato in casa materiale per il confezionamento delle dosi, mentre nascoste all’interno di un montante della finestra presente lungo le scale dell’immobile grazie all’unità cinofila Jago sono state scoperte due dosi di crack, confezionate allo stesso modo (cellophane e scotch colorato) in cui erano confezionate le dosi rinvenute durante i precedenti controlli all’esterno del condominio. Sono state inoltre individuate anche delle telecamere puntate sull’esterno e sul garage oltre a un binocolo, utilizzati per controllare i movimenti all’esterno della sua abitazione. Il Gip di Rimini ha quindi disposto l’arresto ai domiciliari per l’uomo, che è risultato anche avere precedenti specifici a carico.