Più di 100 i progetti arrivati per la realizzazione della nuova primaria a Viserbella, che nascerà dal dialogo tra pedagogisti ed architetti.
Ambienti multiunzionali, spazi flessibili e inclusivi, educazione all’aperto, orari di apertura in orari extrascolastici ed in ogni stagione, sono alcune delle indicazioni che hanno guidato il concorso per la progettazioni della il concorso di progettazione per la realizzazione della scuola primaria Fai Bene, finanziata da Inail per un investimento di 5,5 milioni.
Alla chiusura del bando, pubblicato sulla piattaforma messa a punto dal Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (concorsiawn.it), sono state più di 100 le proposte arrivate per il concorso di progettazione per la realizzazione della scuola primaria Fai Bene, finanziata da Inail per un investimento di 5,5 milioni. La nuova scuola primaria Fai Bene nascerà su un’area pubblica nella zona di Rimini nord, precisamente lungo via Verenin Grazia, tra il lungomare di Viserbella e la Statale 16 adriatica. Si tratta di circa 8mila metri quadrati di superficie, individuati anche nella prospettiva futura di realizzare sullo stesso sito un complesso scolastico completo, che comprenda cioè i tre cicli di insegnamento (infanzia, primaria, secondaria di 1° grado). La fascia davanti a via Verenin Grazia sarà riservata alle opere di urbanizzazione (accessi, parcheggi, aree di sosta per i bus).
Il dialogo tra pedagogisti ed architetti
A decidere il progetto vincitore, tra i più di cento ricevuti, sarà una commissione multi professionale, in cui sono rappresentate sia le professioni tecniche che quelle educative. Le indicazioni contenute nel bando hanno fatto tesoro dell’esperienza di pedagogisti ed educatori, che hanno contribuito alla maturazione di una idea di scuola che poggia sulla volontà di prevedere nella stessa struttura una compresenza di aree a diversa vocazione, che possano essere flessibili e che si possano prestare a molteplici utilizzi nel corso della giornata o delle stagioni, secondo una logica centrata sull’apprendimento e su un percorso educativo che supera la concezione della lezione frontale. Si dovranno prevedere anche spazi destinati al relax ed alle attività informali, con alcuni locali e le aree verdi esterne che possano essere assegnati anche in gestione ad associazioni ed enti, nella prospettiva di una scuola che diventi uno spazio di riferimento di quartiere, nel solco delle nuove realizzazioni seguite dall’Amministrazione comunale.
Entro maggio l’assegnazione dei tre nuovi poli finanzianti con il Pnrr
Saranno aggiudicati entro maggio i lavori per la realizzazione dei tre nuovi poli educativi che hanno ottenuto i finanziamenti PNRR per più di 7 milioni euro; si tratta de “Il Pollicino” al Parco Pertini a Marebello, il nuovo nido “Girotondo” che sarà realizzato in via Codazzi (nella ex scuola Montessori) e la ricostruzione dell’asilo nido Peter Pan a Viserba. Tutte le nuove strutture scolastiche saranno realizzate adottando le ultime e più avanzate tecnologie costruttive, utilizzando materiali di bioedilizia, perseguendo i più elevati standard di sicurezza sismica e le migliori prestazioni energetiche, a consumo quasi zero (near zero energy building), modello che l’Amministrazione sta perseguendo per ogni nuova costruzione.
“Pensare oggi una nuova scuola – spiegano Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative, e l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli – significa riflettere creativamente e invertire le logiche tradizionali, a favore di ambienti modulari che consentano l’interazione tra interno ed esterno, l’inclusività e la sperimentazione didattica. Significa creare un ambiente che deve consentire movimento, confronto, collaborazione, autonomia. Le persone fragili, che sono sempre di più nelle nostre scuole, in contesti del genere possono trovare la propria dimensione in grado di facilitare il percorso soggettivo di apprendimento a favore di un adeguato sviluppo cognitivo. L’amministrazione comunale non solo sta investendo prioritariamente su nuovi poli educativi ma, nel farlo, ha scelto di coinvolgere chi vive quotidianamente la scuola, come educatori, pedagogisti, insegnanti, e ne conosce le esigenze reali. Una tensione all’innovazione cha passa anche nel ripensare gli spazi, la distribuzione degli arredi, la riprogettazione dei tempi e delle attività per promuovere una didattica attiva, coinvolgente e decisamente inclusiva. Un impegno che l’amministrazione comunale ha sempre messo in campo in questi anni, e continuerà a sostenere in futuro, con percorsi di ricerca didattica e innovazione pedagogica, sempre in stretta collaborazione con i diversi attori del territorio”