Il percorso verso i prossimi centri estivi 2023 parte con due importanti conferme approvate, per i servizi per l'infanzia a titolarità comunale, dalla Giunta del Comune di Rimini.
La prima è quella relativa alle rette che, nonostante l’aumento sensibile dei costi per l’organizzazione (tra cui l’incidenza dell’inflazione) vedrà inalterate le rette per le famiglie riminesi, grazie a risorse aggiuntive messe in campo da parte del Comune di Rimini. La seconda, è quella sui criteri di accesso che, su tutte, conferma due importanti novità degli scorsi anni come l’inserimento di un punteggio dedicato (20 punti) per chi svolge attività lavorative estive, e un punteggio riservato per le madri vittime di violenza.
Con l’approvazione dei criteri di accesso e del piano delle rette, il Comune di Rimini entra nella fase operativa degli oramai prossimi centri estivi 2023, per i quali nelle prossime settimane sono previste le pubblicazioni dei bandi, sia per i gestori che per l’apertura dei termini per le domande.
“Il principio alla base delle scelte dell’Amministrazione - spiega Chiara Bellini, vice sindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - non cambia, ovvero criteri di accesso equi e sostegno economico per contenere le rette da parte delle famiglie, coniugando l’alta qualità degli standard richiesti con la sostenibilità economica dei servizi. Quest’anno è stato necessario un ulteriore intervento con fondi propri del Comune per contenere i sensibili aumenti dei costi che, come Amministrazione, stiamo sostenendo senza ripercuoterli sulle famiglie che, sostanzialmente, vedranno inalterate le rette rispetto all’anno scorso. Una scelta forte e sostenuta da tutta la Giunta, insieme a quella di servizi in grado di andare incontro ai nuovi bisogni, come quelli dei genitori, magari senza reti parentali, che in estate vedono il loro massimo sforzo occupazionale. Non solo, abbiamo voluto ribadire il sostegno alle madri vittime di violenza che, spesso, vedono proprio nell’occupazione stagionale la principale fonte lavorativa”.