I dati rilevati dalle centraline Arpae nei primi quattro mesi del 2023.
Biossido di azoto sempre ampiamente entro i limiti.
Nei primi 4 mesi del 2023 si registra nel territorio di Rimini un miglioramento della situazione connessa alla presenza di PM10. La conclusione, il 30 aprile, del periodo in cui sono in vigore le misure emergenziali antismog è l’occasione per fare un primo bilancio circa i livelli rilevati dalle due centraline del territorio di Rimini per il monitoraggio della qualità dell’aria.
Da gennaio ad aprile 2023 (che, assieme ai mesi di ottobre, novembre e dicembre sono i mesi a maggiore concentrazione di polveri sottili e quelli in cui sono in vigore le misure antismog per la qualità dell’aria) si è registrato nel territorio un miglioramento della situazione connessa alla presenza di polveri sottili, derivante principalmente dalla combustione di combustibili fossili e biomasse e dal traffico veicolare. Analizzando la serie storica dal 2017 ad oggi degli sforamenti di PM10 si nota un costante miglioramento che di fatto consegna i 17 sforamenti dei primi 4 mesi di quest’anno al valore più basso degli ultimi 7 anni registrati a Rimini, quasi la metà degli sforamenti registrati nell’anno della pandemia, ottimi risultati che denotano una progressiva riduzione di polveri sottili nell’aria.
Nel riminese continuano poi ad essere molto buoni i valori del biossido di azoto (NO2), che costituisce una delle maggiori cause dell’inquinamento dell’atmosfera, con effetti negativi sia sull’ambiente sia sulla salute delle persone, con una tendenza alla diminuzione, senza mai superare i limiti a partire dal 2020.
Anche nei giorni di superamento del limite del Pm10 registrati in febbraio 2023 (dal 13 al 20) i valori massimi del biossido di azoto registrati nella stazione di traffico urbano Flaminia, sono sempre ampiamente rimasti al di sotto della soglia limite di 200 µg/m3 con nessun superamento giornaliero nei primi quattro mesi del 2023.
“La fotografia riminese - commenta l’assessora alla transizione ecologica Anna Montini - scattata a conclusione del periodo previsto per le misure antismog nell’ambito del PAIR (“Piano Aria Integrato Regionale”), mette in evidenza un risultato positivo molto importate sia per quanto riguarda i valori del biossido di azoto sempre rimasto nella norma, sia per quanto riguarda l’andamento delle polveri sottili. Il primo quadrimestre 2023 conferma il trend di generale miglioramento registrato che, pur a fronte di numeri ancora da non sottovalutare, indica che la strada intrapresa è quella giusta e che ci sono i margini per continuare ad abbassare progressivamente questi valori. Prendendo in considerazione l’andamento degli ultimi 7 anni si osserva una marcata diminuzione del numero di superamenti dei limiti. Un trend su cui rafforzare le politiche ambientali, continuando a puntare sul rinnovo del parco mezzi e sul potenziamento del settore del trasporto pubblico locale, sulla mobilità alternativa all’auto, l’ampliamento della rete delle piste ciclabili e delle zone 30. Ci sono parallelamente tanti altri ambiti su cui stiamo intervenendo, a partire dall’efficientamento energetico degli edifici e al potenziamento del verde urbano che ci ha visto recentemente avviare il percorso per la definizione del Piano del Verde il quale rappresenta la bussola per orientare la pianificazione organica delle infrastrutture verdi dell’intero territorio comunale, scegliendo le soluzioni più adatte a mitigare gli effetti dell'inquinamento atmosferico”.
Serie storica sforamenti PM10 primi 4 mesi dell’anno |
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Anno |
n. sforamenti |
2017 |
33 |
2018 |
19 |
2019 |
29 |
2020 |
32 |
2021 |
18 |
2022 |
25 |
2023 |
17 |