320 i posti auto.
Inizieranno dopo la prossima estate i lavori dell’atteso parcheggio interrato “Tripoli”, in Piazza Marvelli. Un’infrastruttura strategica che implementerà la dotazione di soste a servizio del Parco del Mare di Rimini sud.
Dopo l’aggiudicazione della gara, sono in corso le ultime verifiche sui requisiti dello studio di progettazione che dovrà redigere il progetto esecutivo. Un’opera che prevede un parcheggio interrato con un totale di 320 posti complessivi, completati da un innovativo progetto di arredo urbano e un’ampia area di sosta per motorini. Un’infrastruttura strategica per Marina Centro che in questo modo implementerà la dotazione di sosta a servizio del Parco del Mare di Rimini sud.
L’opera nascerà sul sedime di piazzale Marvelli, che già oggi è allestita in via temporanea per la sosta e sarà sviluppata su due livelli interrati per una capienza totale di 320 posti auto. Una soluzione pensata per rispondere alle esigenze di accessibilità alla fascia turistica e per creare continuità con la riqualificazione urbana e ambientale del Parco del Mare. In modo parallelo infatti si procederà anche ad un nuovo allestimento di tutta la piazza, che è al centro di un innovativo progetto di arredo urbano. L’accesso al parcheggio sarà garantito da rampe laterali il cui traffico sarà regolato da una nuova rotatoria, che verrà realizzata all’incrocio tra via Tripoli e i viali delle Regine.Il progetto, che prevede un investimento di circa 12,6 milioni di euro, inizierà nel mese di ottobre 2023 e sarà concluso entro l’estete 2025.
“Si tratta di un’infrastruttura - dichiara l’Assessore ai Lavori Pubblici Mattia Morolli - pensata per la sosta, che rappresenta un tassello centrale della pianificazione per l’accessibilità al Parco del Mare sud. Una riqualificazione che oltre a permettere l’integrazione dell’opera con le linee architettoniche e paesaggistiche del Parco del Mare, permetterà di ottimizzarne la funzionalità attraverso la realizzazione di uno spazio dedicato alla sosta delle moto e garantendo continuità ai percorsi pedonali e ciclabili.”