Oltre 250 partecipanti per il convegno "Promuovere l’Equità in Salute" promosso dal Distretto di Rimini di presentazione del Piano di Contrasto alle Diseguaglianze.
Modelli e strategie per il contrasto alle diseguaglianze, la promozione della salute in chiave preventiva, la riorganizzazione dell’assistenza territoriale, i percorsi di integrazione e partecipazione nelle Case di Comunità e il coinvolgimento delle istituzioni locali in un approccio di Primary Health Care: tutti aspetti racchiusi ed espolarati nel Piano di Contrasto alle Diseguaglianze in Salute promosso dal Distretto di Rimini e presentato quest’oggi durante il partecipato convegno ‘Promuovere l’Equità in Salute’.
Due sessioni dedicate alla nuova visione di sanità riminese che hanno riempito la Sala Caravaggio dell’Ausl Romagna, con partecipanti collegati anche da remoto via Zoom per un totale di 250 presenti.
A prendere la parola medici, dirigenti dell’Ausl, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni, come il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e l’Assessore comunale Kristian Gianfreda, per una mattina in cui sono state ricordate le strategie e le misure distrettuali che riguardano la prossimità dei servizi e la messa in rete delle attività a supporto dei cittadini, al fine di migliorare l’accesso alle cure, con un occhio di riguardo ai pazienti cronici o economicamente svantaggiati.
Mentre l’iter delle tre Case di Comunità continua, si ricorda che entro l’anno verranno realizzate due Centrali operative territoriali (Cot) per un raccordo tra i diversi setting assistenziali, da quelli territoriali a quelli ospedalieri, passando per quelli sanitari e sociosanitari. Entro il prossimo giugno, nei pressi dell’ospedale Infermi, sarà attivo, inoltre, il Centro di Assistenza Urgenza (Cau), un nuovo spazio pensato per farvi confluire i codici meno urgenti allo scopo di decongestionare i Pronto Soccorso. Un focus particolare del convegno è stato posto anche sullo studio di fattibilità di incrocio dati (sanitari, sociali e demografici) per la definizione di un sistema di monitoraggio e sorveglianza delle diseguaglianze in salute capace da fungere da strumento di valutazione d’impatto delle future politiche. Una grande mole di informazioni funzionale a implementare le attività e tradurle in base alle necessità reali dei territori.