Aumentare la disponibilità di immobili per il mercato residenziale.
“Rimini affronta con coerenza la crisi abitativa, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Una delle parti significative della proposta di aggiornamento dell'imposta di soggiorno è quella che riguarda i cosiddetti affitti brevi. In tutte le città d'Italia e del mondo, questa proposta di ospitalità sta avendo sì un crescente successo ma dall'altra parte crea effetti evidenti e negativi sulla disponibilità di alloggi in locazione per così dire tradizionali. In soldoni, gli affitti turistici tolgono possibilità e spazi a quelli per le famiglie, una situazione ancor più seria nelle realtà urbane a forte vocazione turistica o che ospitano studenti universitari.
Già dallo scorso anno, a Rimini, per cercare di arginare gli effetti distorsivi delle locazioni a breve termine avevamo aumentato l’imposta di soggiorno: una linea su cui insisteremo anche nel 2024, con un ulteriore scatto dell’aliquota dal 4% al 5% del corrispettivo, il cui canone è incassato dai gestori di piattaforme telematiche o da soggetti che esercitano attività d’intermediazione immobiliare (Airbnb). Sempre nel 2024, ci sarà un incremento della tariffa da 0,70 - 1 - 1,50 euro, sino a 2 euro, per i pernottamenti effettuati in unità abitative, oltre che per le suddette tipologie gestite da privati, anche per quelle abitazioni gestite in forma imprenditoriale (case e appartamenti vacanze, B&B, case per ferie e affittacamere).
Come amministrazione comunale, nel nostro ‘piccolo’, ci stiamo muovendo su tantissimi fronti, a cominciare dalle misure contenute nel Patto per la Casa, per dare una scossa a questa situazione e aumentare la disponibilità di immobili per il mercato residenziale.
Al netto di ciò, la scelta di aumentare di imposte per affitta a breve termine il proprio appartamento non significa incentivare una politica ‘amica delle tasse’ ma prendere di petto, con coerenza e coraggio, un problema che sta affliggendo tutto lo Stivale, senza esclusione di colpi.
Basti aprire un giornale per capire che siamo davanti a un tema che ha spalancato le porte a una forte crisi abitativa nazionale che va dalla mancanza di disponibilità di case a un incremento vertiginoso dei canoni, con ripercussioni sulle fasce deboli e medie.
Agevolazioni e garanzie per chi affitta a lungo termine, facilitazione del matching domanda e offerta, snellimento degli iter burocratici: il maxi progetto ‘Casa Rimini’ che abbiamo presentato alla stampa, con il suo ampio paniere di misure, vuole appunto fornire una soluzione a tante famiglie e cittadini, che non possono essere lasciati soli.
Poco fa, ad esempio, in sinergia con Acer, abbiamo aperto in corso d’Augusto l’Agenzia per la locazione che si occupa di fornire un adeguato supporto ai proprietari e agli inquilini per quanto concerne il contratto, dalla sua attivazione alla chiusura, e la gestione delle risorse trasferite dal Comune. Un ufficio a cui si sono rivolti già tanti utenti per avere informazioni sulle misure previste dal Comune a favore della casa e per avere un sostegno nelle pratiche burocratiche.
A questo, presto, si affiancherà anche una grande campagna comunicativa e di incontri pubblici che hanno lo scopo di informare la gente sulle agevolazioni dell’amministrazione comunale e di intercettare i proprietari.
Quella che stiamo realizzando è una vera e propria chiamata a raccolta della città - dalle associazioni di categoria alla Diocesi, dalle agenzie immobiliari ai cittadini - affinché ognuno possa portare il proprio contributo per far fronte alla carenza di alloggi disponibili in affitto. Noi da Rimini ci siamo, in attesa però che da Roma intervengano sul piano legislativo in maniera drastica e risolutiva.”