Una manovra in dieci punti con tre priorità.
Sviluppo economico, nessun aumento tributario per i cittadini riminesi, investimenti sul sociale per la tenuta della comunità.
"Il Bilancio di previsione è l'atto amministrativo più importante che viene discusso nella sede del Consiglio comunale. E' un documento tecnico e politico, perché da forma concreta alle intenzioni di ogni amministrazione comunale. Lo schema di bilancio di previsione 2024 che presentiamo oggi mette in rilievo la priorità che focalizziamo come obiettivo per l'anno prossimo, con i tre assi per centrarla. La priorità è continuare nel recupero e nello sviluppo economico diffuso dopo i due anni e mezzo di buio Covid. A fine 2023, da una prima indicativa proiezione, torneremo a sfiorare i 7 milioni di pernottamenti turistici. Ricordo a tutti che a fine 2020 eravamo a 3,9 milioni; nel 2021 a 5,2 milioni e lo scorso anno a 6,4 milioni. Nel 2024 l'obiettivo è quello di avvicinarci ulteriormente, al netto del mercato russo completamente annullato dal conflitto bellico, ai livelli pre-pandemici. Ma la nostra non sarà una corsa folle verso le sole ragioni della crescita economica: intendiamo condurre questo processo di ulteriore crescita mantenendo ben saldi i piedi nella solidità dell'investimento sul sociale e sulla scuola e, contemporaneamente, senza chiedere sacrifici nuovi ai riminesi in termini di incremento delle imposte. In soldoni, nel 2024 non vi sarà alcun aumento delle tasse locali".
Così il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, nel presentare in mattinata lo schema di bilancio di previsione 2024 che, dopo l'approvazione in giunta di martedì 14 novembre, comincia formalmente il suo percorso amministrativo che lo farà arrivare nelle prossime settimane in consiglio comunale per la necessaria discussione e quindi approvazione. Insieme al primo cittadino, erano quest'oggi in conferenza stampa ad illustrare gli highlight della Finanziaria riminese l'assessore al Bilancio, Juri Magrini, e, per quanto riguarda la parte degli investimenti, l'assessore ai lavori pubblici, Mattia Morolli.
Ecco il Bilancio 2024 del Comune di Rimini in 10 sintetici punti:
1. Il bilancio: continua la riduzione del debito pro capite
Prosegue con costanza la progressiva estinzione del debito: al 31 dicembre 2024 sarà ridotto di quasi 19 milioni (18.866.895,85 euro) rispetto ad inizio mandato (passando cioè da un debito residuo di 73,63 milioni di a ottobre 2021 a 54,77 milioni). Questo è reso possibile grazie ad un equilibrio tra entrate e spese di parte corrente, voce quest’ultima che per il 2024 pone in previsione una cifra (217 milioni) in linea con quella dell’anno precedente, mantenendo inalterati quantità e qualità dei servizi offerti ai cittadini, con un’attenzione prioritaria al settore del sociale, dell’educazione e più in generale al sostegno alle famiglie e alle imprese.
2. Le imposte: nessun aumento dei tributi comunali per i cittadini, 59mila i riminesi esenti dall’addizionale Irpef
Pilastro del bilancio resta l’invarianza della pressione tributaria, la capacità quindi di garantire una manovra in equilibrio senza intervenire aumentando i tributi comunali per i cittadini riminesi. Anche in questa manovra saranno infatti mantenute le aliquote di Imu e Tari e le agevolazioni già riconosciute dall’Amministrazione comunale a favore di famiglie e imprese. Confermate anche la soglia di esenzione e la rimodulazione delle aliquote dell’addizionale Irpef, tributo che spetta a 113mila riminesi: la soglia di esenzione per redditi sotto i 16 mila euro fa si che siano quasi 59mila i cittadini che non pagheranno il tributo (numero maggiore rispetto ai paganti), mentre la revisione delle aliquote introdotta nella scorsa manovra ha comportato una riduzione del tributo rispetto al 2022 per 48.381 riminesi.
3. Il welfare e i servizi scolastici: asili gratuiti, sostegno alla disabilità e ai fragili
I servizi e la rete di tutela per il benessere della comunità rappresentano la voce più corposa dell’impegno dell’ente, per circa il 40% della spesa corrente complessiva prevista per il 2024. Quasi 40 milioni sono destinati a garantire i diritti per i minori, le famiglie, gli anziani, il sostegno alla disabilità. In questa voce ricade ad esempio la conferma della gratuità e del sistema di abbattimento delle rette di frequenza degli asili nidi nel sistema pubblico privato, introdotta ad inizio mandato. Altri 17 milioni sono invece dedicati specificamente alle misure per garantire l’istruzione e diritto allo studio in tutte le fasce scolastiche, oltre 9 milioni per le politiche giovanili e lo sport, mentre è di 18 milioni la spesa investita per i trasporti e i diritti alla mobilità.
4. La sicurezza urbana: assunzione di 30 nuovi agenti di polizia locale
Altra voce importante nella spesa corrente riguarda l’ordine pubblico, per l’attività della polizia locale e il sistema di sicurezza urbana, per oltre 13 milioni di euro. A tal proposito, per il 2024 è prevista l’assunzione di ulteriori 30 agenti di polizia locale ad implementare l’attuale organico, già potenziato da inizio mandato con l’assunzione di oltre trenta unità.
5. Il sostegno alle imprese
Per quanto riguarda le imprese confermato il programma SISE - Sostegno alle Imprese e Sviluppo Economico (ex No Tax Area) mette in campo incentivi ed agevolazioni a sostegno delle attività imprenditoriali del territorio a partire dalle start up, imprese giovanili e botteghe storiche. le aliquote agevolate Imu per i capannoni industriali e artigianali così come si darà continuità al progetto Rimini Open Space per l’utilizzo del suolo pubblico a sostegno a centinaia di attività della città.
6. Il turismo: adeguamento dell'imposta di soggiorno per mettere le ali al rilancio verso l'estero
La novità della manovra 2024/2026 riguarda l’adeguamento delle tariffe dell’imposta di soggiorno, ferme al 2018, confermando al contempo tutte le esenzioni. La modifica riguarda tutte le tipologie ricettive (comprese le locazioni brevi, gestite direttamente dal proprietario o da piattaforme specializzate), esclusi agriturismi e villaggi turistici. Le maggiori entrate derivate – stimate nell’ordine di 3 milioni di euro a fronte di un gettito da imposta ipotizzato che si aggira sui 12,5 milioni – saranno destinate ad investimenti straordinari sulla città in ordine alla sua accessibilità e attrattività turistica, in linea con quanto previsto dal Regolamento per l’applicazione dell’imposta. La focalizzazione in particolare avverrà su quattro punti: massicce campagne di promozione internazionali, incrociando i piani di sviluppo di altri soggetti pubblici e privati (ad esempio l’aeroporto ‘Fellini’ di Rimini, IEG); potenziamento del trasporto pubblico anche analizzando la fattibilità di linee dedicate e di raccordo con il centro e con la zona mare durante i grandi eventi; alto e adeguato livello di manutenzione del verde urbano sensibilmente accresciuto in quantità e qualità grazie all’attrattore Parco del Mare; sostegno ai grandi eventi (nel 2024 tra gli altri l'arrivo della prima tappa del Tour de France, il ritorno della Biennale del Disegno).
7. Equità: il contrasto all'evasione fiscale e tributaria
L’attività di contrasto all’evasione tributaria ha portato in 5 anni al recupero di circa 54 milioni, re investititi nella rigenerazione urbana e nel potenziamento dei servizi alla comunità. Anche per il 2024 si continuerà nell’intensa attività di recupero dell’evasione tributaria, attraverso l’attività di verifica e controllo, oltre che di accompagnamento dei contribuenti al pagamento dei tributi. Grazie a questa azione si prevede per il 2024 di recuperare tra Imu, Tari, Imposta di soggiorno e Ici non versate una somma pari a 8,6 milioni di euro, portando a quasi 54 milioni (53.903.762 euro) i tributi recuperati negli ultimi cinque anni.
8. Gli investimenti: si prosegue con le grandi opere e con i servizi diffusi nel territorio
Il 2024 segnerà la prosecuzione di alcuni interventi strategici per lo sviluppo della città, in termini di riqualificazione urbana e di dotazione di servizi, per una quota di investimenti solo per il 2024 che supera i 90 milioni. Tra le opere economicamente più importanti rientrano gli investimenti sostenuti attraverso le risorse del Pnrr a partire dall’avanzamento del Parco del Mare a Rimini sud, il prolungamento del Metromare dalla stazione alla Fiera, la riqualificazione del Rds Stadium, la nuova piscina comunale, con la complementare valorizzazione del Parco don Tonino Bello, i tre nuovi asili nido. Altri interventi attesi sono il parcheggio Marvelli in piazza Tripoli, l’avanzamento del Piano di salvaguardia di balneazione a Rivazzurra, le azioni contenute nella strategia Atuss per la riqualificazione dell’area di San Giuliano e il Porto canale, la riqualificazione e la nuova illuminazione del Ponte di Tiberio. A questo si aggiungono i tanti interventi diffusi sul territorio, a partire dall’acquisto da parte dell’Amministrazione degli immobili per continuare nel potenziamento dei servizi al cittadino nei diversi quartieri della città, da Corpolò a Miramare.
9. La bolletta energetica: nel 2024 risparmio per quasi 4 milioni
Prosegue l’attenzione da parte dell’amministrazione comunale anche sul fronte della razionalizzazione della spesa legata ai consumi energetici, sia contenendo i consumi sia rafforzando il percorso di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Attraverso queste azioni nel corso del 2024 si stima un risparmio rispetto alla spesa sostenuta nel 2022 pari a quasi 4 milioni di euro.
10. Incognita Legge di Bilancio nazionale: possibili tagli da Roma per 2,3 milioni
La solidità della proposta di manovra presentata è data anche dalla capacità di far fronte agli interventi legati alla Legge di Bilancio 2024. Sulla manovra comunale infatti pesano anche le incognite dei possibili tagli che arriveranno da Roma stimati in 2,3 milioni circa tra riduzione dei trasferimenti statali (500 mila euro), minori entrate dall’ipotizzata rimodulazione degli scaglioni di reddito dell’addizionale comunale Irpef (650 mila euro) e ancora 1,3 milioni di euro per l'aumento contrattuale deciso in sede governativa per adeguare gli stipendi all'inflazione, voce che ancora oggi non trova alcuna copertura nelle risorse statali.