L'apertura della mostra al Palazzo del Fulgor
Il Palazzo del Fulgor ospita da domani, venerdì 2 febbraio (inaugurazione ore 17), la mostra Lilian the Fighter, una selezione di 30 disegni provenienti dalla collezione di Liliana Betti, scrittrice, sceneggiatrice e regista, storica collaboratrice di Federico Fellini.
Un lungo sodalizio professionale e umano legò i due artisti per oltre vent’anni. In quel periodo Betti fu segretaria di produzione, aiuto regista, addetta stampa e responsabile del casting. Capace di fronteggiare il difficile carattere di Fellini, Lilian the Fighter, come la chiama affettuosamente il regista, ha contribuito alla nascita di capolavori come 8 ½, Giulietta degli spiriti, Toby Dammit, Il Casanova di Federico Fellini fino a La città delle donne, che la vede per l’ultima volta sul set con Fellini nel 1980.
Il Fondo Liliana Betti comprende 109 disegni autografi e 7 cartoline postali acquistati dal Ministero della Cultura che ne ha affidato la custodia e la valorizzazione al Fellini Museum.
La maggior parte dei disegni sono schizzi realizzati probabilmente sul set, nelle pause fra un ciak e l’altro, con fumetti e scritte scherzose che esprimono simpatia, confidenza, affetto e stima e offrono una visione non solo del mondo degli affetti privati di Fellini, ma anche della grande importanza che aveva il disegno nel suo processo creativo.
Come scrive Enrico Ghezzi “i quasi centocinquanta disegni e disegnini, omaggi o messaggi o fili di fumo spediti o dati a una sua collaboratrice fondamentale (Liliana Betti, anche se vorrebbe voglia qui di deformarla fellinianamente in ‘ligliana’), o lasciati immagino su un tavolino e da essa ricuperati o salvati, non sono meno affascinanti e illuminanti della trama fantastica dei disegni di quell’autoenciclopedia onirica di Fellini che è il Libro dei Sogni”.
In occasione dell'inaugurazione venerdì 2 febbraio dalle 17, l'ingresso a Palazzo del Fulgor è gratuito
Lilian the Fighter
2 febbraio / 1 aprile 2024
Fellini Museum - Palazzo del Fulgor inaugurazione venerdì 2 febbraio, ore 17 In collaborazione con Ministero della Cultura e Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna