Dalla consulenza direttamente a casa per le famiglie ai laboratori espressivi per i pazienti con demenza
Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con Alzheimer e di dare sollievo alle loro famiglie, il Comitato di Distretto di Rimini ha dato il via a una istruttoria pubblica volta ad assegnare al terzo settore la co-progettazione di un progetto finanziato con 65.000 euro all’anno dal Fondo regionale per la non autosufficienza.
L’iniziativa, che partirà a gennaio 2025, mira a fornire risposte concrete a un problema sociale sempre più pressante, ovvero l’aumento dei casi di demenza tra la popolazione anziana.
Tra le iniziative previste ci sono attività di stimolazione cognitiva e motoria per contrastare il deterioramento delle capacità mentali. Questi interventi includono anche laboratori artistici ed espressivi, pensati per rafforzare le abilità residue delle persone malate e offrire momenti di socialità e benessere. Oltre a queste attività, il progetto si rivolge anche ai caregiver, i familiari che ogni giorno si prendono cura dei loro cari affetti da Alzheimer. Per loro sono previsti incontri di supporto, consulenze psicologiche domiciliari e attività di auto-aiuto in gruppo, nonché percorsi di orientamento per informare le famiglie sui servizi territoriali disponibili, così da facilitare l’accesso agli strumenti di supporto necessari.
Il progetto nasce in un contesto in cui il numero di anziani sta crescendo in tutta l’Emilia-Romagna, così come nel resto d’Italia. La malattia di Alzheimer, che rappresenta tra il 43% e il 64% dei casi di demenza, ha un impatto non solo sulla vita delle persone malate, ma anche su quella dei loro familiari e caregiver, che spesso si trovano da sole a dover gestire situazioni delicate e complesse.
Il Progetto Alzheimer si pone quindi come obiettivi principali il sostegno agli anziani soli e fragili, oltre alla promozione di momenti di socializzazione, quale tassello di una rete assistenziale volta ad affrontare questa sfida sanitaria e sociale.