Sono state più di duemila le domande arrivate dalle famiglie ai Comuni del distretto nord per richiedere un contributo per la frequenza dei centri estivi per i minori dai 3 ai 13 anni.
Più della metà provengono da famiglie residenti nel Comune di Rimini. Si tratta del bando con cui la Regione Emilia-Romagna ha concesso un contributo finalizzato all’abbattimento della retta per la frequenza dei centri estivi 2021 e destinato alle famiglie, in possesso di specifici requisiti, i cui figli frequentano i centri estivi gestiti da Enti locali o da soggetti privati individuati dagli Enti locali attraverso un procedimento ad evidenza pubblica.
Il Comune di Rimini ha inserito tra i possibili destinatari non solo le famiglie residenti con figli di età compresa tra i 3 anni e i 13 anni ma anche i bambini nati nell’anno 2018, purché non proseguano la frequenza del “nido” nel periodo estivo. Le famiglie (da intendersi anche come famiglie affidatarie e nuclei monogenitoriali) a cui sarà possibile dare risposta sono quelle nelle quali entrambi i genitori siano occupati ovvero siano lavoratori dipendenti, autonomi o associati, oppure disoccupati ma abbiano sottoscritto un patto di servizio quale misura di politica attiva del lavoro.
L’Amministrazione comunale di Rimini, per rispondere al maggior numero possibile di domande ha deciso di aumentare le risorse, già messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, investendone altre, aggiuntive, direttamente dal proprio bilancio comunale. Questo per dare continuità e concretezza al vasto programma di interventi di welfare e diritto allo studio messo in campo per garantire a tutti i riminesi la frequenza di scuole e centri estivi, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche, sociali ed economiche.