Uno speciale “conferenziere”, Ivano Marescotti, si presenta sul palco in bicicletta per rivolgersi al pubblico e anticipare ciò che sta per andare in scena
La storia di adulterio, onore e riconciliazione, ma anche la storia di un teatro distrutto, ricostruito e rinato, che trova un simbolo nel suo sipario storico. È l’autenticità dei sentimenti di Mina, la protagonista, “a guidarci nel cammino – declama Marescotti - e a farci ritrovare il senso di una speranza che oggi più che mai vogliamo porre come obiettivo finale di questo lavoro, che dedichiamo alla memoria di Gino Strada”. È stata una ‘prima’ carica di emozioni, applausi e sorprese, quella che ieri sera ha segnato il ritorno dell’Aroldo, il melodramma con cui Giuseppe Verdi il 16 agosto 1857 inaugurò il teatro riminese e che 164 anni dopo viene offerto al pubblico quale evento di apertura per la nuova stagione del Teatro Galli. Una nuova produzione che rappresenta il primo progetto lirico che vede il Galli come capofila - con la partecipazione del Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, Teatro Municipale di Piacenza – in un inedito allestimento ideato da Emilio Sala e Edoardo Sanchi. Applausi per il maestro Manlio Benzi sul podio dell'Orchestra Luigi Cherubini e per i protagonisti, il tenore Antonio Corianò nei panni di Aroldo, la giovanissima soprano Lidia Fridman, nel ruolo di Mina, il baritono Michele Govi (Egberto). Applausi che sono arrivati anche dalla piazza, dove in tanti, nonostante il clima incerto e qualche goccia di pioggia, hanno voluto seguire l’opera grazie al maxischermo, appuntamento che si ripeterà domenica sera, sempre dalle 21, in occasione della replica dello spettacolo.
Un Aroldo che ha raggiunto il pubblico internazionale grazie a Opera Streaming, il primo portale regionale di opera lirica in Italia che ha trasmesso in diretta lo spettacolo. Oltre 3mila le visualizzazioni raccolte ieri sera dalla trasmissione live dell'opera, che resterà disponibile sulla piattaforma per i prossimi sei mesi (operastreaming.com).
Aroldo – dramma lirico in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave ampio rifacimento dello Stiffelio – vede in scena oltre a Corianò, Fridman, e Govi, il basso Adriano Gramigni (Briano), il tenore Cristiano Olivieri (Godvino). Al nuovo allestimento prendono parte Isa Traversi (movimenti scenici), Giulia Bruschi (scene), Elisa Serpilli e Raffaella Giraldi (costumi), Nevio Cavina (luci), Matteo Castiglioni, (montaggio video e proiezioni) e Maria Grazia Cervetti e Rinaldo Rinaldi per il rifacimento pittorico del sipario storico realizzato da Francesco Coghetti. L'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini è diretta da Manlio Benzi, il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è diretto da Corrado Casati. Info: www.teatrogalli.it