La telefonata di auguri da parte del Generale di Brigata.
C’erano anche i bersaglieri dell'Associazione di Rimini, con la tromba e i loro inconfondibili cappelli piumati - il più riconoscibile emblema del corpo - alla festa organizzata per i 100 anni di nonno Dino Gentili. Una sorpresa per il bersagliere centenario riminese ancor più emozionato quando gli hanno passato la cornetta del telefono. Dall’altro capo c’era il Generale di Brigata Ottavio Renzi, attuale Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, che voleva fagli gli auguri personalmente, complimentarsi e anticipargli la notizia che gli sarà consegnato un attestato di benemerenza, concesso dal consiglio dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
E’ nato il 23 maggio del 1922 nonno Dino Gentili che ieri - con i suoi 100 anni - ha raggiunto l’eccezionale traguardo. Per questo motivo c’è stata una festa grande a Rivazzurra, organizzata in casa dai suoi due figli Anna e Rino e da tutti i nipoti, insieme anche al bisnipote. Un momento di festa a cui si è aggiunto anche L’Assessore Mattia Morolli, che gli ha consegnato, come dono da parte di tutta l’Amministrazione comunale, la medaglia celebrativa del bimillenario dell’Arco d’Augusto e la lettera con gli auguri da parte del Sindaco Jamil Sadegholvaad.
Nonno Dino Gentili è nato a San Carlo di Cesena ha partecipato come Bersagliere alle campagne in Grecia durante la Seconda Guerra mondiale. Dopo il 1961 si è trasferito a Rimini vivendo per tantissimi anni a Marebello nel cosiddetto "Ghetto turco”. Di origini contadine ha lavorato poi per anni come muratore e infine come dipendente della Fornace di Casalecchio fino alla pensione.