Il Comune di Rimini approva una spesa pari a 126 mila euro per i rimborsi.
Assessora alla transizione ecologica Anna Montini: “Un’opera di bene verso il prossimo e verso l’ambiente”.
Una modalità di conferimento dei rifiuti volta a incentivare una raccolta differenziata corretta e allo stesso tempo per agevolare sotto il profilo economico chi mostra una certa sensibilità anti-spreco: è l’obiettivo delle stazioni ecologiche attive sul territorio comunale, le quali, nel corso del 2021, sono state ‘scelte’ da 15.111 utenti per il deposito dei rifiuti non destinati ai cassonetti urbani o al porta a porta.
Un’azione di attenzione ambientale per la quale il Comune di Rimini prevede anche un’agevolazione economica rivolta a chi porta rifiuti differenziati nei centri raccolta o utilizza la compostiera domestica per i rifiuti organici, attraverso degli sconti sul pagamento della Tari.
Quest’anno la spesa complessiva approvata dall’amministrazione comunale per il rimborso SEA (Stazioni Ecologiche Attrezzate), il compostaggio domestico e l’avvio al recupero per conferimento cibo 2021 è pari a 126.171,14 euro.
Al fine di favorire il conferimento di cibo ancora edibile alle organizzazioni ONLUS che lo riutilizzano per ragioni caritative, lo sconto viene applicato anche alle attività commerciali, industriali, professionali e produttive in generale, che producono e distribuiscono beni alimentari (qualora siano ceduti gratuitamente).
“Come amministrazione comunale, per promuovere le politiche di recupero di materiali da rifiuti, anti-spreco e per un riutilizzo intelligente degli scarti alimentari, mettiamo a disposizione un premio economico indirizzato a quei cittadini e quegli operatori che fanno un’accurata raccolta differenziata, facendo un’’opera di bene’ verso il prossimo e verso l’ambiente – spiega Anna Montini, assessora alla transizione ecologica del Comune di Rimini –Le stazioni ecologiche sono delle strutture fondamentali per ridurre i costi dello smaltimento e, allo stesso tempo, per stimolare le buone prassi a favore della sostenibilità. L’economia circolare non è una parola vuota, ma un modello economico fatto di tante attenzioni e gesti, come appunto quello di portare i rifiuti nei centri appositi. Permettere di recuperare i cibi non utilizzati, inoltre, significa anche perseguire obiettivi di responsabilità sociale perché, come noto, i rifiuti ancora commestibili e riutilizzabili vengono recuperati dalle Onlus per finalità di carattere solidale”.
Come si fa
I centri di raccolta o stazioni ecologiche sono spazi a disposizione di tutti i cittadini dove vengono raccolti i rifiuti che, per natura o dimensione, non possono essere gettati nei cassonetti sulle strade.
Le stazioni ecologiche integrano le raccolte stradali e domiciliari e rappresentano una delle soluzioni ambientali più sostenibili e di minore impatto per la raccolta dei rifiuti urbani.
I rifiuti raccolti vengono recuperati, riciclati e smaltiti.
Come funzionano
I rifiuti vanno consegnati con mezzi propri e già divisi per tipo. Il servizio è gratuito ed è rivolto soprattutto a utenze domestiche.In ogni stazione è presente un operatore ecologico che si occupa dell’accettazione, della gestione e dell’assistenza.
Cosa portare alle stazioni ecologiche:
Carta e cartone, vetro, plastica, lattine, arredi ed ingombranti, legname, cassette e mobilio, rottami ferrosi, rifiuti verdi, oli minerali e batterie auto/moto, farmaci e pile scaduti, Oli alimentari, toner e cartucce per stampanti, neon, grandi elettrodomestici ferrosi lavatrici, lavastoviglie, piccoli elettrodomestici: aspirapolvere, ferro stiro, phon, Hi-fi. Apparecchi per refrigerazione e condizionamento, tv e monitor per computer, Inerti e macerie, rifiuti pericolosi domestici vernici, solventi ecc.
Le diverse tipologie possono essere soggette a limiti quantitativi in base al Regolamento di Gestione delle Stazioni Ecologiche.