La storia curiosa del muratore che da solo ha costruito il 'cielo in una stanza', negli scatti di Minghini conservati dalla Biblioteca.
Non tutti forse lo sanno, ma c’era una volta a Rimini un planetario. Quello realizzato dall’iniziativa di un privato cittadino: Primo Forcellini, muratore di 67 anni, appassionato di astronomia e meccanica. Al civico 8 di viale Rimembranze, aveva pazientemente e meticolosamente disposto tutto per l’inaugurazione del “suo” Planetario. Correva l’anno 1963, domenica 23 giugno.
Una iniziativa straordinaria, un’idea arrivata quando Primo Forcellini vide il planetario di Milano e pensò di costruirne uno uguale nella propria abitazione.
A questa storia curiosa è dedicata la puntata di oggi della rubrica web e social ‘La Biblioteca Racconta’ con la documentazione fotografica realizzata da Davide Minghini e conservata nell’archivio della Biblioteca Gambalunga.
Ma che cos’è un Planetario? Da non confondere con l’osservatorio astronomico lo si può sinteticamente definire come…il cielo in una stanza. L'immagine più comune di un planetario è quella di un edificio dotato di una grande cupola dove all’interno uno strumento ottico proietta le immagini delle stelle e degli altri corpi celesti, riproducendone i movimenti.
Il Planetario di Forcellini misurava 350 metri quadrati e poteva ospitare 150 visitatori. “Il mio – dice Forcellini in un’intervista – è congegnato in modo tale che i movimenti degli astri sono visti da un punto posto fuori della terra, come, per esempio, da una nave spaziale”.
Scopri la storia del Planetario