Il Consiglio di Stato respinge il ricorso presentato da alcuni privati contro la variante al Prg (“anti-cemento”)

Il Consiglio di Stato ha ritenuto l’appello “sia inammissibile che infondato e deve essere respinto nella sua globalità”.

Data di pubblicazione

Il Consiglio di Stato (sezione quarta) con sentenza del 17 agosto scorso ha rigettato il ricorso presentato da alcuni privati relativo alla variante al Prg approvata dal Consiglio Comunale nel 2013. Con la sentenza, il Consiglio di Stato conferma quanto già espresso dal Tar Emilia Romagna, che nel settembre 2014 aveva respinto la richiesta di sospensiva della cosiddetta ‘variante anti-cemento’, il provvedimento adottato dal Comune di Rimini con cui si definivano le nuove potenzialità edificatorie e si introducevano requisiti per le prestazioni ambientali dei nuovi insediamenti, con l’obiettivo di limitare il consumo del territorio.  

Il Consiglio di Stato ha ritenuto l’appello “sia inammissibile che infondato e deve essere respinto nella sua globalità”. Il consiglio di Stato ha quindi accolto la linea difensiva del Comune di Rimini, rappresentata dall’avvocato Federico Gualandi del Foro di Bologna insieme alla legale dell’Amministrazione Maria Assunta Fontemaggi, ribadendo la piena legittimità della variante adottata. 

Con lo strumento urbanistico introdotto si è intervenuti con una forte riduzione degli indici di edificazione per più di cento schede, con un taglio con una riduzione complessiva di consumo di suolo di oltre 300mila metri quadrati. 

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Ultimo aggiornamento

19/08/2024, 00:10