Un nuovo sistema di governance integrato per semplificare le decisioni e migliorare gli interventi.
Nella seduta odierna della quarta commissione consiliare permanente è stato approvato l'accordo interistituzionale per la gestione associata dei servizi socio-sanitari tra l’azienda USL della Romagna e gli enti locali del distretto di Rimini.
Abbandonando l’‘approccio delegato’ (con una conseguente molteplicità di accordi bilaterali) a favore di un approccio integrato nel sistema di governo degli interventi sociali e sanitari, il distretto - di cui il comune di Rimini è l’ente capofila - mira a semplificare i processi decisionali che si svolgono al suo interno, garantire una sostanziale omogeneità della diffusione territoriale delle attività e aumentare il grado di efficienza e di appropriata allocazione delle risorse a disposizione.
Il riassetto del sistema di governance, in particolare, riguarda il sostegno agli anziani non autosufficienti, il sostegno alle persone con disabilità e l’area della tutela minori.
Ad esempio, in virtù del fatto che grazie a tale modello gestionale gli assistenti sociali fanno riferimento allo stesso coordinatore, gli operatoti della Valmerecchia e quelli del comune di Rimini possono fornire all'utente la stessa risposta assistenziale nell'ottica di assicurare una uniformità tra i territori nelle soluzioni.
“L'accordo stabilisce un assetto gestionale avanzato che valorizza il ruolo degli enti locali, affidando loro direttamente le funzioni e le risorse necessarie per gestire l'utenza e le problematiche, progettare gli interventi e controllarne l'attuazione - spiega l’assessore alla protezione sociale e alle politiche per la salute, Kristian Gianfreda -. In questo modo facciamo sì che gli interventi siano il risultato di una visione d’insieme, globale, capace di rispondere alle diverse esigenze delle persone coniugando più ‘sguardi’ professionali. L’obiettivo di fondo, infatti, è quello di ammodernare ed efficientare il sistema sociale e sanitario che, per essere davvero all’avanguardia, dev’essere in grado di coniugare competenze e servizi grazie a una maggiore collaborazione e cooperazione tra le istituzioni. Il testo approvato oggi in commissione riflette proprio questa volontà”.