Una scelta che tiene insieme sia finalità ambientali che economiche.
Preso atto delle temperature medie di queste settimane, spesso al di sopra dei 20 gradi, l’amministrazione comunale di Rimini ha deciso di posticipare al 2 novembre l’accensione degli impianti termici a combustione ad uso riscaldamento sul territorio comunale.
L’ordinanza è stata firmata dal Sindaco Jamil Sadegholvaad questa mattina, venerdì 21 ottobre, al duplice scopo di ridurre i consumi energetici e, allo stesso tempo, di risparmiare sul costo delle bollette. Una scelta, dunque, che tiene insieme sia una finalità ambientale sia economica, e che è stata possibile grazie alla ‘complicità’ delle condizioni metereologiche che stanno caratterizzando il mese in corso.
“L’ordinanza appena emanata si colloca nell’alveo del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas approvato di recente dal Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il quale, per quanto concerne la zona E a cui appartiene il territorio riminese, aveva accorciato il periodo di esercizio degli impianti termici dal 22 ottobre al 7 aprile - spiega l’amministrazione comunale – A fronte però del clima di questi giorni, che ci permette di stare negli uffici e negli spazi interni a temperatura ambiente, pensiamo sia giusto e di buon senso rinviare l’attivazione dei termosifoni. Questa fase storica, come sappiamo, ci impone la massima cautela nei consumi, attraverso una serie di accorgimenti, individuali e collettivi, capaci di incidere positivamente sul bilancio finale, abbattendo gli sprechi”.
Restano esclusi dall’ordinanza gli ospedali, le cliniche, le case di cura, le strutture protette per l'assistenza, le scuole materne, gli asili nido, gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali, piscine e saune.