Oltre 130mila accessi in un anno e 69mila libri presi a prestito, 80 eventi e 7866 prestiti di volumi consegnati in cargo bike.
Tempo di consuntivi sull’anno appena trascorso per la Biblioteca Gambalunga. Se non bastasse il riconoscimento che anche per il biennio 2022-2023 il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura ha confermato al Comune di Rimini per l’efficacia delle proprie politiche di sostegno alla lettura come pratica di benessere per la vita delle persone e delle comunità, a confermarlo ci sono i dati registrati nel 2022 dalla Biblioteca Gambalunga, diffusi in queste ore a consuntivo dell’attività annuale. Nell’anno appena trascorso la Biblioteca Gambalunga ha accolto oltre 130.000 persone (+116% rispetto al 2021, ma ancora inferiore al dato pre-Covid). Sono stati dati in prestito 68.900 libri (+32 % rispetto al 2021). Per gli appassionati di classifiche è “Tre” di Valérie Perrin il libro più prestato dell’anno, seguito dalla saga de “I leoni di Sicilia” di Stefania Auci e dalla “Figlia della cenere” di Ilaria Tuti. Le letture preferite dagli adolescenti che si riforniscono in Sala Holden sono state “La fattoria degli animali” di George Orwell e “Il treno dei bambini” di Viola Ardone, al terzo posto “Come uccidono le brave ragazze” di Holly Jackson. Alla Biblioteca dei Ragazzi i tre libri più richiesti sono stati: "Io sono foglia" di Angelo Mozzillo e della brava illustratrice riminese Marianna Balducci (Bacchilega Junior 2020), "Il litigio" di Claude Boujon (Babalibri 2009) e, a pari merito, "I colori delle emozioni" di Anna Llenas (Gribaudo 2014) e "Un barattolo di stelle" di Deborah Marcero (Terre di Mezzo 2020).
Alla lettura, ai libri, alla conoscenza della cultura contemporanea sono stati dedicati 80 eventi tra laboratori di lettura, presentazioni con gli autori, conferenze, mostre e concerti, partecipati complessivamente da oltre diecimila spettatori. La videoproiezione immersiva “Rimini, cos’è” offerta ai visitatori del Capodanno, la mostra del fotografo riminese Italo Di Fabio, le conferenze dalla tredicesima edizione di “Biblioterapia” sono stati gli eventi più seguiti.
All’insegna del tutto esaurito tutte le iniziative rivolte a bambini e ragazzi e le visite guidate alle Sale storiche, che non hanno mancato di suscitare meraviglia negli oltre duemila visitatori che le hanno attraversate nel corso dell’anno. Una conferma della vitalità della doppia anima di questa storica istituzione, luogo di cultura contemporanea e luogo simbolo dell’identità cittadina, luogo d’incontri e di creatività, luogo di ricerca e sperimentazione di nuove narrazioni e nuovi usi creativi del rilevante patrimonio culturale storico della comunità.
Prendersi cura delle collezioni storiche, attraendo l’interesse dei ricercatori (sono stati oltre 4400 i documenti, manoscritti, periodici storici, libri antichi, fotografie dati in consultazione nel 2022), ma anche raccontando e offrendo contenuti inediti alla storia della città attraverso le storie della Biblioteca, come si è fatto attraverso la rubrica social “La Gambalunga racconta”.
L’utilizzo delle piattaforme web e social per raggiungere pubblici diversi e far conoscere Rimini e la Gambalunga ai navigatori della rete è premiato da un dato di copertura della pagina Facebook di 158.807 persone raggiunte, mentre sono 146.331 le visualizzazioni di pagine del sito Internet.
Per una istituzione che guarda al futuro è strategico il rapporto con la scuola e l’Università, che dopo le limitazioni del periodo pandemico, riprende e diviene ancora più forte grazie all’adesione di tante scuole al Patto per la lettura. Da ottobre ad oggi più di 800 ragazzi delle scuole superiori e oltre 600 della scuola primaria hanno preso parte agli incontri a loro dedicati.
Ѐ continuata con successo l’iniziativa “Libri in cargo bike” per portare direttamente a scuola i libri della biblioteca: ben 7.866 sono i volumi che hanno viaggiato in cargo bike verso 164 classi di scuole materne, elementari, medie e superiori.
Si rinsalda anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna, con progetti e ricerche comuni ma anche con sinergie e condivisione di servizi, tanto che la Gambalunga è stata scelta all’inizio del nuovo anno accademico come sede della festa delle matricole.
Attraverso il prestito interbibliotecario e il Document Delivery sono state 1.334 le richieste arrivate e partite da Rimini verso la comunità nazionale e internazionale degli studiosi e dei ricercatori. 122.371 è invece il numero delle richieste di informazioni complessivamente gestite via email, telefono e in presenza.
Sono 5422 i nuovi libri entrati in biblioteca, di cui 972 per la biblioteca ragazzi, acquistati anche con l’importante sostegno del Gruppo Maggioli, mecenate della Gambalunga attraverso Art bonus, e coi fondi resi disponibili dal Ministero della Cultura. Sono ora 345.000 i volumi conservati dalla Biblioteca a disposizione per lo studio e la lettura.
Infine, i propositi per il nuovo anno. Sta partendo in questi giorni un progetto sperimentale di prestito intebibliotecario gratuito tra otto delle principali biblioteche romagnole (Gambalunga, Malatestiana, Classense, Manfrediana, Trisi, Oriani e comunali di Cesenatico e Cervia) per fornire gratuitamente ai lettori dei propri territori i libri disponibili nelle proprie collezioni, utilizzando risorse di mobilità interna per abbattere i costi del rimborso postale e incrementare la circolazione dei libri e le occasioni di lettura, soprattutto a favore delle fasce di pubblico economicamente più fragili. Proseguirà l’attività intorno al Patto per la lettura, avviando lo scambio di idee e progetti tra i 46 soggetti (librerie, biblioteche, associazioni, autori, editori) che tra luglio e dicembre 2022 hanno aderito al Patto comunale per la lettura con l'obiettivo di rendere la lettura una pratica sociale diffusa, favorendo il piacere di leggere e stimolando lo sviluppo di pensiero critico delle persone. Forte, infine, della sua storia secolare che ne fa il principale deposito delle fonti per la storia cittadina, la Biblioteca Gambalunga continuerà a rafforzare il suo ruolo di istituto depositario dei valori e dei simboli dell’identità storico-culturale della comunità, promuovendo la conoscenza della storia e delle tradizioni riminesi fra i nuovi e vecchi cittadini, ma aprendo anche a materiali e archivi delle produzioni culturali più vicine alla contemporaneità.