I dati del 2022 rilevati dalle stazioni Flaminia e Marecchia.
Assessora comunale alla Transizione Ecologica Anna Montini: “Traiettoria giusta: continuiamo a combattere l’inquinamento atmosferico”.
Nel riminese continua a diminuire, senza mai sforare i limiti, il biossido di azoto (NO2), un agente inquinante con effetti negativi, in particolare, sull’ambiente e sull’apparato respiratorio delle persone. È questa la panoramica che emerge dai dati sulla qualità dell’aria 2022 forniti dalle due centraline del territorio, Flaminia e Marecchia, che evidenziano un graduale calo di questo gas di colore bruno, soprattutto a partire dall’anno della pandemia. Nella stazione Flaminia (urbana di traffico) la concentrazione massima media oraria si è attestata a 44 µg/m3, ampiamente al disotto della soglia limite di 200 µg/m3 con nessun sforamento giornaliero nel 2022 in linea con quanto rilevato nell’anno precedente (2021), in cui era stata registrata una concentrazione massima media oraria di 42 µg/m3 e 0 sforamenti, nettamente meglio dei valori del 2020 in cui la concentrazione media era pari a 74 µg/m3.
Per quanto riguarda la presenza di PM10, derivante dalla combustione di combustibili fossili e biomasse così come dal traffico veicolare, la situazione rimane in linea con quella degli scorsi anni. Il superamento del limite, nel 2022, è stato registrato per 42 giorni nella stazione Flaminia con un picco di 15 giorni nel mese di gennaio 2022. Analizzando le elaborazioni che vanno dal 2015 al 2022 si può comunque notare una progressiva riduzione della presenza di polveri sottili nell’aria, che ha traguardato il risultato migliore soprattutto nel 2018 (36 giorni di superamento Flaminia e 19 Marecchia). In linea generale, comunque, l’anno appena lasciato alle spalle (42 Flaminia e 26 Marecchia), ha visto una situazione simile a quella del 2021.
“La fotografia rilevata dalle nostre stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria ci restituisce un quadro piuttosto positivo, in particolare per quanto concerne l’andamento di biossido di azoto, un gas che viene prodotto prevalentemente dalle emissioni di veicoli - è il commento dell’Assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini -. Questo non significa che possiamo accontentarci di questi valore, anzi, c’è ancora molta strada da percorrere, ma possiamo dire che il lavoro intrapreso ci sta portando verso la giusta direzione, grazie, in parte, anche ad un cambio delle abitudini della collettività a favore di spostamenti dal respiro più green. Mi riferisco ad esempio all’uso da parte dei cittadini delle infrastrutture – su cui l’amministrazione ha investito in maniera importante - per ciclisti e pedoni, per il trasporto pubblico, per la mobilità dolce, e per la diffusione di mezzi elettrici o in sharing. L’obiettivo è quello di frenare il più possibile la concentrazione di biossido d’azoto attraverso lo stimolo e la promozione di spostamenti e accortezze sostenibili che mirino a ‘pulire’ l’aria e di conseguenza a tutelare la salute della comunità. Per quanto riguarda il pm10 auspichiamo che una maggiore attenzione al contenimento dei consumi energetici per riscaldamento, e una sempre maggiore sensibilizzazione al tema dell’inquinamento in ambito urbano possano aiutare a rispettare il limite del numero massimo di giorni di superamento (35) da cui non siamo comunque molto lontani”.
È ancora aperto, fino al 31/12/2023, il bando per la sostituzione degli impianti a biomassa da parte dei privati: https://www.comune.rimini.it/servizi/ambiente/bando-la-sostituzione-di-impianti-di-riscaldamento-civile-biomassa