Presentata la proposta di bilancio di previsione 2023/2025

Nessun aumento dei tributi, un “pacchetto fiducia” contro il caro bollette e a sostegno di affitti e scuola. Investimenti per 82 milioni per il 2023

Data di pubblicazione

Dentramento dei servizi e ricucitura urbana tra la città sopra e sotto la statale.   

 

“La proposta di bilancio 2023-2025 non aumenta i tributi, ridurrà l'addizionale Irpef per migliaia di famiglie riminesi, proporrà un programma straordinario e sperimentale di aiuti su bollette, affitti e scuola. Proseguiremo con gli investimenti, puntando con forza sul decentramento dei servizi e sulla ricucitura urbana tra la città sopra e sotto la statale. E lo faremo attraverso le risorse che recupereremo dalla lotta all'evasione fiscale, dalla competitività del nostro turismo e da una seria riorganizzazione della spesa pubblica”. Così il sindaco Jamil Sadegholvaad indica i pilastri sui cui poggia la proposta di bilancio previsionale 2023/2025 che, dopo il via libera da parte della Giunta Comunale, comincia l’iter di discussione e confronto che porterà alla sua approvazione entro il 31 dicembre prossimo.  

 

“E’ il primo vero bilancio di questa amministrazione comunale – prosegue il sindaco Jamil Sadegholvaad – Se in quello passato, approvato dopo poco più di due mesi dall’insediamento della Giunta, c’era già un segnale forte come l’introduzione della gratuità per gli asili nido, con questo bilancio ci siamo presi carico di leggere la situazione di Rimini alla luce delle prospettive e delle criticità del complesso periodo storico che stiamo vivendo. Per tutti i Comuni, Rimini compreso, il bilancio 2023 è una manovra di estrema complessità a causa soprattutto del caro bollette, dell’inflazione e di una generale incertezza che pone sempre più famiglie in difficoltà. Abbiamo quindi costruito una piattaforma di azioni per completare il processo di rigenerazione e di rinnovamento infrastrutturale della nostra città e parallelamente rendere più salda e fitta la rete di protezione sociale, non solo aumentando le misure comunali di sostegno  alla luce del difficile contesto nel quale siamo immersi, ma anche dando gli strumenti a famiglie e imprese per guardare al futuro con fiducia”.  

 

“La proposta di bilancio di previsione 2023/25 – aggiunge l’assessore al Bilancio Juri Magrini –  poggia su tre assi fondamentali. Il primo è la decisione di non aumentare nemmeno quest’anno i tributi comunali. Il secondo è l’introduzione di un ‘pacchetto fiducia’, dal valore circa di circa 3 milioni di euro: alla conferma di misure a sostegno di famiglie e imprese già adottate, affianchiamo novità come la riduzione dell'addizionale Irpef che riguarderà migliaia di famiglie riminesi, la creazione di un fondo per gli immobili a canone d'affitto concordato, l'incremento di 200mila euro del fondo a sostegno del caro bollette e una misura sperimentale rivolta alle materne paritarie” 

 

Le quattro azioni del “Pacchetto fiducia”  

 

1. Nessun aumento alle imposte, riduzioni all’addizionale Irpef per quasi 50mila riminesi  

In continuità con gli anni passati, anche la  proposta di bilancio 2023/2025 non prevede aumenti alle imposte, tasse e tariffe di competenza comunali e saranno inoltre confermate tutte le agevolazioni regolamentari già applicate per Imu, Tari, Icp e la disapplicazione dell’Iscop. Il tutto continuando a garantire tutti i servizi comunale in essere. 

La novità riguarda l’addizionale Irpef, con l’introduzione di una ulteriore riduzione delle aliquote per gli scaglioni al di sotto dei 50mila euro di reddito. Una misura che interesserà quindi quasi 50mila riminesi (49.633 cittadini), per un valore complessivo pari a 850mila euro. Con questa ultima azione, Rimini si conferma tra le città nelle quali l’addizionale Irpef incide meno sui cittadini: è infatti il Comune in regione con la soglia più alta per l’esenzione e il numero dei non paganti (59.870) è superiore a quello dei paganti (55.073).  

 

2. Imu più bassa per gli immobili a canone concordato per stimolare gli affitti 

E’ stato previsto un fondo da 500mila euro per introdurre agevolazioni Imu per gli immobili affittati a canone concordato: sarà infatti ridotta di un punto l’aliquota base, che passerà dallo 0,86% a 0,76%. La riduzione interesserà circa 7.200 abitazioni distribuite sul territorio comunale. Connessa a questa misura, nell’ottica di stimolare gli affitti per le famiglie, è stato previsto un aumento dell’aliquota da (0,70 a 1,50) dell’imposta di soggiorno per le locazioni brevi. 

 

3. Confermati i nidi gratis, nuovo progetto sperimentale a sostegno delle scuole paritarie 

A fronte dei risultati ottenuti lo scorso anno, la Giunta ha deciso di mantenere la gratuità degli asili nido comunali e affidati in convenzione per le famiglie con reddito medio basso (al di sotto dei 26mila euro), oltre ad agevolazioni sulle rette rivolte ai nidi privati.  

Un investimento complessivo sull’accesso ai nidi di oltre 1,1 milione di euro, in parte cofinanziati attraverso contributi della Regione e del Miur, a cui si aggiunge un nuovo progetto sperimentale dedicato alle scuole paritarie: è stato infatti istituito un fondo una tantum di 200 mila euro, allo scopo di sostenere gli istituti per fronteggiare i maggiori costi delle utenze. Il pacchetto scuole paritarie prevede anche il consolidamento del rapporto proficuo con Asp nella gestione dei nidi a titolarità pubblica, per una prospettiva di lungo termine stabile che preservi queste realtà preziose. 

 

4. Un fondo straordinario per le bollette 

In bilancio è stato previsto un fondo straordinario di 200mila euro a disposizione dei Servizi Sociali del Comune, destinato ai cittadini economicamente più in difficoltà e maggiormente colpiti dal rincaro delle bollette. Risorse che si aggiungono al plafond di aiuti che il Settore ha destinato già  quest’anno a sostegno delle famiglie nel pagamento delle utenze.  

 

Coperto l’aumento delle utenze attraverso il recupero da evasione fiscale, l’imposta di soggiorno e l’ottimizzazione della spesa 

 

La voce che più impatta sui bilanci dei Comuni italiani è quella che riguarda l’aumento delle utenze (luce, gas, acqua) per le scuole, palestre, uffici di competenza comunale. Nel 2022 il costo inserito nel bilancio di previsione fu di 4,8 milioni di euro, poi abbondantemente superato in considerazione dell’aumento del costo dell'energia, più che raddoppiato dall'inverno scorso. Nel bilancio di previsione 2023 la spesa inserita per le utenze è di è di 11.343.000 euro, in linea dunque con la spesa sostenuta nel 2022. “L’auspicio – aggiunge l’assessore Magrini – è che nel corso dell’anno si possa realizzare un risparmio grazie alle misure di contenimento dei consumi già messe in atto e da gennaio con il calo del costo dell’energia elettrica”. 

Nonostante il quadro complesso, il bilancio del Comune di Rimini si annuncia solido grazie, oltre che ad una attenta operazione di spending review dei vari settori del Comune, al consolidamento dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, che consentirà di recuperare 1 milione di euro in più rispetto al bilancio di previsione 2022, con una previsione complessiva di 5,6 milioni. E’ un bilancio che scommette sul territorio: previsti 9 milioni di euro di entrate dall’imposta di soggiorno, destinati alla riqualificazione della città, alle attività culturali e turistiche.  

 

Nel 2023 investimenti per 82 milioni 

 

E’ di circa 82 milioni la quota di bilancio destinata agli investimenti, tra trasformazione urbana, viabilità, infrastrutture e servizi.  

Il 2023 sarà caratterizzato dall’avvio e dalla prosecuzione di alcuni dei grandi progetti già finanziati quest’anno, a cui si affiancherà una serie di importanti lavori che hanno l’obiettivo di compattare la città dal punto di vista dei collegamenti, proseguire nella riqualificazione dei quartieri, rendere più capillare la presenza dei servizi comunali sul territorio.  

Tra le opere strategiche l’avvio del parcheggio interrato di piazzale Marvelli (12,6 milioni di euro, pubblicato il bando di gara), della  nuova piscina comunale a Viserba (10 milioni di euro, aggiudicazione lavori entro marzo), il prolungamento del Metromare verso la Fiera (49 milioni finanziati col Pnrr), a cui si aggiungono gli importanti cantieri in corso sulla Statale 16 a carica di Autostrade per l’Italia, destinati a superare i buchi neri della principale arteria di collegamento della città. 

Lungo l’asse della SS16 si integreranno altri interventi da Rimini sud a Rimini nord, come la rotatoria su via Cavalieri Vittorio Veneto all’altezza dell’aeroporto a Miramare e dal lato opposto della città la realizzazione della rotatoria con via Grazia Verenin, progetti entrambi finanziati con i fondi Fsc ed entrambi ai via a inizio anno. Nella programmazione del prossimo biennio è prevista anche la realizzazione della rotatoria tra SS16 e via Aldo Moro. Finanziata con variazione di bilancio anche la rotatoria in via Orsoleto.  

Importante anche l’investimento che riguarda il risanamento del patrimonio stradale (1,5 milioni tra 2023 e 2024, che segue i circa 1,8 milioni di euro stanziati nel 2022) così come avrà un importante impulso il percorso di decentramento dei servizi comunali. In bilancio è stato stanziato l’acquisto per le nuove sedi di Corpolò (che andrà ad accogliere il distaccamento della Polizia Locale e la delegazione anagrafica) e di Miramare. Già finanziati con la variazione di bilancio in corso di approvazione, il potenziamento dei presidi della polizia locale di via Euterpe, Viserba, Gaiofana. 

Infine si ricorda il pacchetto di progetti finanziati dal Pnrr: tre nuovi asili nido (Viserba, Parco Pertini, via Codazzi), l’attuazione del Parco del Mare (20 milioni per i tratti da Rivazzurra, Bellariva e Miramare) la riqualificazione dell’ex Area Ghigi e la rifunzionalizzazione dello Stadium di Rimini. 

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Ultimo aggiornamento

18/11/2024, 00:10