Dal progetto del PSBO con le nuove vasche a Rimini sud all’estensione della rete delle sorgenti urbane a km zero, passando per la ‘ricarica’ delle falde.
Tanti e variegati gli interventi del comune di Rimini per tutelare e preservare l’ ‘oro blu’. L’assessora Anna Montini: “progetti per salvaguardare la risorsa acqua e ridurre l’uso della plastica monouso: il futuro delle città passa dalla coscienza ecologica”.
L’acqua è un bene prezioso, che, come ogni anno, viene celebrata il 22 marzo con una Giornata mondiale, una ricorrenza istituita dalle nazioni Unite nel 1922 all’interno dell’Agenda 21 per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sull’importanza di combattere lo spreco d’acqua e di adottare comportamenti virtuosi di contrasto al cambiamento climatico. Una risorsa primaria, conosciuta anche come ‘oro blu’ che il Comune di Rimini da anni punta a far utilizzare alla cittadinanza in modo sostenibile anche grazie alla sua estesa rete di ‘Case dell’Acqua’, un bacino di 10 sorgenti urbane diffuse sul territorio di cui le ultime due inaugurate lo scorso anno: una via in Marecchiese, all’incrocio con via Montese e l’altra a Torre Pedrera, in via Apollonia. Un numero che presto sarà ulteriormente ampliato con l’integrazione di ulteriori 'fonti urbane' grazie a un contributo da parte di Romagna Acqua e Atersir nell’ambito di una convenzione con l’amministrazione per la realizzazione di tre casine da ubicare nelle zone Gaiofana, Ina Casa (Largo Bordoni) e delle Celle, vicino alla Coop. Questo trio si andrà così ad aggiungere, oltre alle due in via Marecchiese-Montese e in via Apollonia (Torre Pedrera), a quelle collocate in diversi punti della città: nella stazione di servizio in via Coriano 223 (casa dell’acqua Fortech), la casa dell’acqua al Parco Cervi (via Roma) e quelle in via Lagomaggio, in via Montescudo/Via Bidente, in via Baroni a Viserba, al Parco Rodari a Santa Giustina, in via Parigi a Miramare e in via Euterpe. A tal proposito, Adriatica Acque, nei prossimi mesi, procederà con interventi di manutenzione straordinaria alle strutture più datate e maggiormente utilizzate che verranno graficamente riqualificate ed efficientate a livello impiantistico con un focus particolare a quelle in via Euterpe, in via Bidente (villaggio Primo Maggio) e quella posta lungo via Roma. Si ricorda che questi impianti - sulle cui pareti campeggiano tra l’altro le immagini di alcuni monumenti simbolo della città - sono in funzione h24. Un servizio con punti di riferimento sempre più apprezzati dai cittadini, come testimoniato anche dai numeri: una media giornaliera di mille litri di acqua fresca erogata, con un’erogazione, dal 2011 ad oggi, di quasi 44 milioni di litri di acqua che si traduce in un risparmio potenziale di oltre 30 milioni e mezzo di bottiglie di plastica da un litro e mezzo e 5 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 evitate.
Passando alle grandi opere, invece, non si può non parlare del PSBO, il Piano messo in campo dal Comune di Rimini, gruppo Hera, Amir e Romagna Acque per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro, coronato dall’Onu come una delle più grandi opere nella salvaguardia degli ambienti marini. Nato nel 2013 con lo scopo di eliminare i divieti di balneazione conseguenti a eventi di pioggia, dal 2019 persegue e include anche l’obiettivo di salvaguardia idraulica del territorio urbanizzato. In totale sono stati completamente riqualificati 6 scarichi a mare degli 8 in cui è prevista la completa separazione delle reti, mentre sono in corso i lavori per i restanti due. A questi si aggiunge la piena funzionalità dell'impianto di piazzale Kennedy che ha annullato i divieti di balneazione nel tratto di mare corrispondente a cui si aggiungeranno le due nuove vasche di laminazione, con rispettivo belvedere, a Bellariva (in fondo a viale Firenze) e a Rivazzurra (in viale Regina Margherita). Una volta completati i lavori delle ultime 2 vasche a sud (Colonnella 2 e Rodella) sarà possibile raggiungere l'assenza di divieti di balneazione anche nelle acque di balneazione Colonnella 1, Colonnella 2 e Rodella, intervenendo così su tutti i dodici sfioratori e completando così l'opera del PSBO, che integra la tutela dell’ambiente e del mare con la riqualificazione urbana e la sicurezza idraulica.
Si ricorda anche il lavoro nell’ex cava In.Cal System, un’area inclusa nei siti rete natura 2000 della regione Emilia-Romagna, dove è stato messo a punto un intervento sperimentale finalizzato a contrastare la siccità e aumentare la disponibilità idrica delle falde, con lo scopo di ricaricarle soprattutto durante i periodi di secca. Un progetto che si amplierà ancora con un’opera destinata al reimpiego, tramite i bacini del lago Azzurro e del lago Santarini, delle acque provenienti dal fiume Marecchia attraverso il canale dei Mulini.
“Dalle grandi e maestose infrastrutture alle iniziative che potrebbero sembrare di portata minore, sono numerosi e vari gli interventi che come amministrazione comunale, in collaborazione con altri enti e con i privati, abbiamo attuato allo scopo di dare vita a processi sostenibili che mirano a preservare e salvaguardare la risorsa acqua - è il commento dell’assessora alla transizione ecologica del comune di Rimini, Anna Montini – La giornata mondiale di oggi ci invita come amministrazione e come comunità a riflettere sul valore della coscienza ecologica e dei progetti di adattamento e di mitigazione al cambiamento climatico, consapevoli anche di come l’acqua sia una risorsa fondamentale per la vita che necessita di essere preservata nella sua purezza e di cui è imperativo evitare lo spreco. Il futuro passa da qui".