Un approccio che mira a recuperare le zone in stato di degrado
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Spazio alla creatività e, allo stesso tempo, attenzione alla salvaguardia del decoro urbano, in un equilibrio tra arte, estro e rispetto dei palazzi. Nell’ultima seduta di Giunta, l’amministrazione comunale ha approvato le linee guida che regolamentano la realizzazione di opere murali urbane sul territorio.
Queste espressioni artistiche che colorano le facciate delle città, conosciute anche come ‘writing’, ‘street art’, ‘graffiti’ o ‘murales’, sono infatti state riconosciute in maniera formale come arte metropolitana contemporanea, cosa che ne permette il pieno svolgimento ma nei limiti del dettato delle nuove normative. Quest’ultime sono state pensate in particolare per promuovere l’arte muraria come strumento di rigenerazione urbana e di contrasto al vandalismo grafico, offrendo degli spazi designati dove gli artisti possono esprimere liberamente la loro creatività e fantasia. Un approcio, dunque, che mira a recuperare le zone in stato di degrado e, parallelamente, a elevare la street art a strumento di dialogo costruttivo tra i cittadini e le istituzioni.
Il documento approvato dalla Giunta comunale, inoltre, dettaglia vari tipi di ‘muri’ utilizzabili, da quelli ‘palestra’ destinati alla pratica durante i corsi di arte muraria a quelli ribattezzati come ‘hall of fame’, ovvero delle aree dove gli artisti inseriti nell’albo comunale possono creare senza restrizioni. A queste due tipologie di facciate si affiancano anche i ‘muri a progetto’, cioè degli spazi specifici destinati a progetti curati direttamente dal Comune.
Le opere ovviamente non devono contenere messaggi offensivi o discriminatori, e ogni intervento artistico deve evitare di arrecare danni alle persone o alla proprietà. Gli artisti devono inoltre segnalare l’inizio e il completamente dei loro lavori per permettere un adeguato monitoraggio da parte degli uffici di Palazzo Garampi.
Gli artisti interessati a operare in questi spazi devono essere iscritti all’albo comunale delle persone autorizzate, presentando una domanda annuale. Questo registro permette non solo di organizzare gli spazi, ma assicura anche che ogni opera rispetti le normative comunitarie.
“Con l’approvazione di questo set innovativo di linee guida, la nostra città si conferma ancora una volta come un centro all’avanguardia nell’arte urbana, promuovendo un ambiente inclusivo e stimolante - è il commento dell’assessora alle politiche giovanili del comune di Rimini, Francesca Mattei -. Rimini, del resto, ha un legame affettivo e storico importante con questo tipo di linguaggio espressivo, com’è possibile osservare girando per le arterie e i borghi cittadini. Nel 1994 siamo stati addirittura la sede di uno dei più importanti eventi italiani legati al mondo dei graffiti/writing, ‘Indelebile’, nonchè, in linea generale, tra i primi comuni d’Italia a concedere spazi artistici ai writer. Questo ci ha permesso di strutturare nel tempo una proficua collazione con i writer, da cui sono fioriti progetti interessanti come The Right To Write, nato allo scopo appunto di dare risalto alle opere murali. Ovviamente, il tutto, nel pieno rispetto dell’ordine pubblico e del decoro urbano”.