Il Comune lavora in team con le scuole, i servizi educativi e l’Ausl a favore dei minori e nuclei più in difficoltà
Un accordo volto al sostegno delle capacità genitoriali e alla prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Nella seduta di giunta di ieri è stato approvato il protocollo d’intesa denominato Patto territoriale interistituzionale nell’ambito dell’attuazione del programma PIPPI – PNRR.
Questo patto rappresenta un importante lavoro di collaborazione tra il Comune di Rimini, gli enti del distretto, l’Azienda Sanitaria Usl, le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi, finalizzato a lavorare in modo integrato a favore dei minori e delle famiglie del territorio in difficoltà e a rischio emarginazione sociale.
Attraverso un lavoro di squadra, i firmatari si impegnano infatti a definire buone pratiche e procedure stabili di collaborazione interistituzionale, al fine di usare al meglio le risorse a disposizione nel settore e a fornire un aiuto concreto ed efficace alle famiglie del territorio.
Il comune di Rimini, in particolare, si impegna a presidiare il sistema di governance integrata, collaborare con i partner per garantire un monitoraggio costante e un aggiornamento del Patto, condurre un'analisi dei bisogni del territorio, favorire la condivisione tra gli attori coinvolti e creare le condizioni organizzative per l'operatività del Patto. Il comune, inoltre, si impegna a cooperare nelle attività di progettazione dei servizi e a proporre accordi di partnership per l'accesso a fondi pubblici, oltre a rendersi disponibile per un supporto giuridico-amministrativo alle scuole.
“Questo Patto Territoriale – commenta l’amministrazione comunale - rappresenta un importante passo avanti nella promozione del benessere del nostro territorio, dimostrando il valore della collaborazione interistituzionale nell'affrontare le sfide sociali ed educative. Un accordo messo nero su bianco che non è solo una carta con delle firme o una dichiarazione d’intenti, ma un impegno tangibile per migliorare la vita dei nostri bambini e delle famiglie. La dimostrazione di come, lavorando in team, si possa davvero fare la differenza”.