Dichiarazione dell’assessore alle attività economiche Juri Magrini.
“Il via libera alla proroga fino al 31dicembre 2023 dei dehors senza autorizzazioni paesaggistica e culturale per bar e ristoranti contenuta in un emendamento al decreto Milleproroghe è una misura che aspettavamo. Si tratta di un provvedimento che sosteniamo perche’ di fatto proroga fino alla fine dell’anno i termini – che erano fissati al 30 giugno 2023 - per la procedura semplificata senza l’obbligo di autorizzazione paesaggistica o monumentale da parte della Sovrintendenza e che permette alle imprese di affrontare tutto il 2023 con le certezze necessarie senza dover produrre per la seconda metà dell’anno ulteriori richieste e pratiche amministrative . Una soluzione che deve passare al voto finale dell’Aula, ma che rappresenta un segnale di attenzione per le richieste pervenute dai territori a vocazione turistica che hanno sollecitato misure a sostegno di un comparto tra i più colpiti negli anni della pandemia e poi di fronte al caro energia. Di fatto, per quanto ci riguarda, con questo prolungamento di altri sei mesi dell’esenzione dell’autorizzazione della Sovrintendenza, si allineano i termini a fine 2023 di tutto il pacchetto di misure “Rimini open space” che dà la possibilità a tante attività di lavorare semplificando al massimo l'iter per accedere all'occupazione del suolo pubblico da parte dei gestori di un comparto che, subito dopo la ripartenza post-covid, ha dovuto fronteggiare un nuovo rallentamento della ripresa dei consumi a causa di caro-bollette e dell’innalzamento dei prezzi. Questa proroga si muove nella giusta direzione e si inserisce nel programma integrato di azioni trasversali e mirate che l’amministrazione sta portando avanti per affiancare le imprese del territorio: dal progetto Open Space che dà un sostegno concreto a centinaia di attività della nostra città mettendo a disposizione degli operatori riminesi un importante patrimonio di spazio pubblico, con l’obiettivo di dare loro l’opportunità di innalzare la qualità del servizio offerto e la quantità della clientela potenziale, al bando Sise che stanzia 200mila euro a sostegno a start up, imprese giovanili e femminili e botteghe storiche, alle agevolazioni tributarie inserite nel bilancio”.
Ricordiamo che il progetto Rimini open space è un’azione introdotta dal Comune di Rimini nella primavera del 2020, allo scoppiare della pandemia di Covid, pensata proprio per garantire le misure di distanziamento e quindi offrire maggiori opportunità ai pubblici esercizi di lavorare in sicurezza. Un’opportunità rinnovata anche negli anni successivi e per il 2023 e che in questi anni è stata raccolta da tantissimi operatori. Nel 2022 sono stati oltre 250 i pubblici esercizi che hanno presentato domanda, confermando il dato registrato nell’anno precedente, quando le restrizioni a tutela della salute pubblica e di contrasto alla pandemia erano più stringenti.
La Giunta comunale ha confermato anche per il 2023 le indicazioni operative per la presentazione delle richieste di occupazione suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per il rilascio delle concessioni. Le disposizioni, valide fino al 31 dicembre 2023, confermano l’ampliamento massimo consentito, dove le condizioni oggettive e il Codice della strada lo consentano, potrà arrivare fino al 50% della somma della superficie interna dell’esercizio e del suolo pubblico esterno precedentemente autorizzato. Per garantire le condizioni di sicurezza, sulla sede stradale l’occupazione del suolo pubblico potrà estendersi solo agli spazi disciplinati dall’Amministrazione comunale con appositi provvedimenti e la corsia riservata al traffico dovrà essere delimitata da fioriere secondo modello già stabilito. Per richiedere la concessione è stata attivata una procedura semplificata: è necessario presentare all’ufficio competente di un’autodichiarazione nella quale il richiedente specifica che l’occupazione non interferirà con le disposizioni del Codice della strada e che non andrà a collocarsi sugli attraversamenti pedonali, in corrispondenza delle fermate dell’autobus o in corrispondenza di passi carrabili. Le occupazioni non dovranno impedire il libero ingresso nei negozi, nelle abitazioni, nei cortili e dovranno essere collocate ad almeno 5 metri dalle intersezioni stradali. Il fronte delle occupazioni che saranno richieste in ampliamento sulle aree precedentemente destinate a stalli di sosta non potrà estendersi oltre a quanto già precedentemente autorizzato. Le istanze presentate e le concessioni rilasciate saranno poi trasmesse alla Polizia Municipale e all’Ufficio Arredo Urbano per le verifiche e i provvedimenti di competenza. La maggiore occupazione di suolo pubblico concessa sarà assoggettata alle condizioni previste dal “Regolamento comunale per l’applicazione del canone patrimoniale di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi pubblici”.