A migliaia hanno animato e vissuto intensamente la camminata per le vie del centro contro la violenza sulle donne.
Una piazza mai vista prima, un corteo partecipato, intenso, per lunghi tratti commosso, ha animato oggi pomeriggio “E’ per te”, la camminata per le vie della città contro la violenza sulle donne. Sono state almeno cinque mila le persone che si sono ritrovate già alle 16 al ritrovo all’arco di Augusto, e molte altre si sono aggiunte lungo il percorso, accompagnate dalla Banda giovanile della Citta di Rimini. La camminata si è aperta subito con una momento molto sentito, all’Arco di Augusto, con 106 palloncini rossi, uno per ogni femminicidio avvenuto in Italia nel corso dell’anno. Elvira Ariano dell’Associazione “Rompi il Silenzio” ha poi dato il via al minuto di rumore per dire basta alla violenza, ricordando l’ultima vittima, Giulia Cecchettin.
La camminata si è poi snodata per le vie e le piazze del centro storico in piazza Cavour, poco prima dell’accensione delle luci di natale, quest’anno, dedicate dall’Amministrazione proprio al contrasto alla violenza sulle donne.
La prima a parlare è stata Francesca, una studentessa del Liceo Linguistico “Manara Valgimigli” di Rimini, presente insieme alle sue compagne di scuola e a diverse insegnanti, per una toccante testimonianza, frutto anche del lavoro e delle discussioni fatte in classe sulla violenza di genere. “Credo che questo argomento: la violenza sulle donne e questa giornata, sia di tutti, ha detto la studentessa che poi ha proseguito “tutti possono fare qualcosa e, parlando da studentessa, voglio riferirmi in particolare alle scuole. Chiedo ad ogni docente o preside che sia qui ad ascoltarci di organizzare più lezioni di educazione civica, o meglio, di vita. Andare a convegni contro la violenza di genere è stato e continuerà ad essere utile, fare progetti di sensibilizzazione su questo argomento è fondamentale. Ringrazio la mia scuola per avermi permesso di fare determinati progetti che miravano a questo, ma voglio spronare le altre scuole a prenderne esempio. Non sottovalutate niente, non date per scontato nulla, dateci più lezioni di questo genere”.
Dopo Francesca hanno preso parola Roberta Calderisi - presidente dell’Associazione “Rompi il Silenzio”, Emma Petitti – presidente dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna – e, a nome dell’Amministrazione comunale di Rimini, la vicesindaca Chiara Bellini che ha ricordato, commossa, come “Rimini oggi ha dato una dimostrazione grandissima che l’eliminazione della violenza sulle donne può e deve essere eliminata. Non un utopia, ma un obbiettivo e un messaggio di speranza concreta che questa piazza grandissima, piena come non mai, oggi lancia a tutta la società. Ci sono tanti uomini, tantissimi giovani e studenti, ed è proprio da loro che deve partire questo messaggio. I femminicidi non sono un fenomeno sporadico ma strutturale di una società in cui ancora l'uomo teme la donna libera e indipendente. Dobbiamo lavorare a partire dalle scuole, come Rimini sta facendo, e come le e gli studenti ci chiedono. Da questa piazza meravigliosa, piena e partecipata, parte una grande promessa che le istituzioni devono raccoglere e rendere realtà, insieme alla rete formata da associazioni, volontari e tante cittadine e cittadini, l'eliminazione della violenza contro le donne".
L'evento, inserito nel cartellone di “Donne Coraggio!” - dedicato dall’Amministrazione in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne – è organizzato dal Comune di Rimini insieme a Rete Donne Rimini, Casa delle Donne e l’Associazione Rompi il Silenzio, con il sostegno della Provincia di Rimini e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Ausl e dei Comuni della provincia.