Terzo appuntamento con la poesia nella corte di Palazzo Gambalunga.
Voci allo specchio
La poesia raccontata dalla poesia
Corte della Biblioteca Gambalunga
Rimini via Gambalunga 27
Giovedì 3 agosto 2023 | ore 21
E io poco dopo ero salva
Maria Luisa Vezzali legge Patrizia Vicinelli
Torna la poesia nella corte di palazzo Gambalunga, con la voce di Maria Luisa Vezzali ed i versi di Patrizia Vicinelli, per il terzo appuntamento di “Voci allo specchio”, la rassegna di poesia promossa dalla Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, curata da Sabrina Foschini.
Poetessa, performer, artista, film-maker sperimentale bolognese, figura sensibile e irrequieta: Patrizia Vicinelli, perfetta incarnazione di vita e opera, è stata un’artista capace di spaziare dalla poesia sperimentale e visiva al teatro e alla performance, pagando ogni scelta sulla propria pelle. “Prima scendo in vita per poi scrivere” diceva e in lei vita e opera hanno sempre coinciso. La sua esistenza aggrovigliata è stata nutrimento per una poesia che della vita è stata specchio e manifestazione e che spesso ha travalicato la pagina. Nota per le sue performance vocali di rara potenza, la sua opera poetica, grafica o sonora, ha sempre comunque una forza corporea e una qualità scenica oltre l’ordinario. La poesia è stata per lei un urlo che mescola struggente dolcezza e scatenata furia, muta continuamente ritmo ma sempre corre a perdifiato verso un destino che è personalissimo ma anche collettivo. È per questo che a poco più di trent’anni dalla sua scomparsa le vibrazioni della sua voce giungono ancora potenti e attuali nonostante le difficoltà editoriali e i pochi e stringati testi pubblicati durante la sua breve vita. Sulla scena Maria Luisa Vezzali, darà voce a questa donna anticonvenzionale, estrema nei sentimenti e nelle azioni, che l'hanno portata a vivere la sua parabola esistenziale come una trama romanzesca: una vita vissuta senza risparmio, segnata da una reclusione in carcere, dalle dipendenze e dalla malattia. Una outsider in piena regola, senza timore di pagarne il prezzo. Alla sua poesia potente, sfrontata e tormentata, la performance di Vezzali vuole restituire vitalità e passione.
Patrizia Vicinelli (1943-1991) nacque a Bologna ed entrò, giovanissima, a far parte del Gruppo 63, dimostrandosi figura carismatica, attiva, aperta alla sperimentazione. Eseguiva performance di poesia orale e scriveva per “Alfabeta”, “Marcatré”, “Ex”, “Quindici”. Collaborava e si confrontava con neoavanguardisti come Emilio Villa, Adriano Spatola, Alberto Grifi, Franco Beltrametti. Pubblicò la sua prima opera, E capita nel 1962, a diciannove anni, sulla rivista “Bab Ilu”, fondata nello stesso anno da Adriano Spatola. Incontrò il cinema attraverso Tonino de Bernardi, Mario Gianni, Alberto Grifi e Claudio Caligari. La poetica di Patrizia Vicinelli spazia attraverso influenze ed espressioni poetico-visive con prodotti artistici esposti in tutto il mondo: Milano, New York, Tokyo, San Francisco, Venezia, e i suoi artefatti fonetico-sonori sono disponibili sotto forma di registrazioni. Le sue opere: à,a.A (Lerici 1967), Apotheosys of schizoid woman (Tau 1979), Non sempre ricordano (Ælia Lælia 1986).
Maria Luisa Vezzali (Bologna 1964), docente di Materie letterarie nella scuola superiore, è traduttrice di Adrienne Rich e Lorand Gaspar. Per Raffaelli (2011) ha curato un’edizione dell’Anabasi di Saint-John Perse. Altre autrici tradotte su rivista: Michelle Cliff, Carole Darricarrère, Imtiaz Dharker, Marlene Dumas, Shira Erlichman, Elaine Feinstein, Denice Frohman, Vénus Khoury-Ghata, Jade Lascelles. In poesia ha pubblicato L’altra eternità (Edizioni del Laboratorio 1987), Eleusi marina (in “Terzo quaderno italiano” a cura di Franco Buffoni, Guerini e Associati 1992), dieci nell’uno (Eidos 2004, disegni e sculture di Mirta Carroli), lineamadre (Donzelli 2007, premio Anterem/Montano), Forme implicite (Allemandi 2011, gioielli e disegni di Mirta Carroli), Tutto questo (Puntoacapo editrice 2018, premio don Luigi Di Liegro 2020). Suoi testi sono tradotti in inglese, spagnolo, francese, tedesco, svedese e arabo. È comparsa in numerose riviste e antologie. Fa parte dell’Associazione Orlando e del collettivo di traduttrici WiT (Women in Translation), che ha prodotto Audre Lorde, D’Amore e di lotta (Le Lettere, ottobre 2018).
Ingresso gratuito, senza prenotazione.
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | e-mail: gambalunghiana@comune.rimini.it
ULTIMO APPUNTAMENTO
giovedì 10 agosto Corte della Biblioteca ore 21
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