LA PROIEZIONE: Cinema Fulgor, lunedì 4 aprile ore 21 - IL CONVEGNO: Teatro degli Atti, venerdì 8 aprile dalle ore 10.
In occasione dei 70 anni dall’uscita di Lo sceicco bianco, FM – Fellini Museum Rimini e Dipartimento delle Arti – Università di Bologna in collaborazione con Cineteca comunale di Rimini, La Settima Arte – Cinema e Industria, CFC (Culture, Fashion, Communication International Research Centre) organizzano a Rimini una giornata di studi venerdì 8 aprile 2022 al Teatro degli Atti. Il Convegno sarà anticipato, il 4 aprile al Cinema Fulgor, dalla proiezione della versione restaurata del film.
LA PROIEZIONE
Lunedì 4 aprile alle ore 21,00 al Cinema Fulgor anteprima con la proiezione del film “Lo sceicco bianco” nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio “L'Immagine Ritrovata”. L’evento è a ingresso gratuito.
Con Lo sceicco bianco, Fellini lascia il mondo della scrittura per darsi completamente a quello delle immagini. Nel dicembre del 1952, recensendo positivamente il film, Lamberto Sechi afferma che il cinema italiano ha guadagnato un regista su cui si potrà contare, ma ha perso un ottimo soggettista e sceneggiatore, ricordando ai lettori che Felllini è legato a opere cinematografiche straordinarie come “Roma città aperta” e “Paisà” (Rossellini, 1945 e 1946), “In nome della legge” e “Il cammino della speranza”(Germi, 1949 e 1950). Il film, oltre ad essere notoriamente il lungometraggio di esordio di Federico Fellini da regista unico, rappresenta un testo ancora oggi analizzabile e percorribile in molte direzioni; è un’opera che anticipa molto del suo cinema a venire, ma in cui si possono ritrovare soprattutto i germi delle sue opere visionarie e stilisticamente più audaci, che seguiranno questo, come La strada o Le notti di Cabiria. Derivato da un soggetto della cui stesura era responsabile Michelangelo Antonioni, Lo sceicco bianco mette alla berlina il fatuo mondo dei fotoromanzi e le illusioni infantili di un’accanita lettrice di quelle riviste, con un tono a tratti acido ma non privo di tenerezza. Le musiche di Nino Rota preannunciano certe atmosfere felliniane circensi che saranno accompagnate da altre colonne sonore firmate dall’illustre compositore. Nel complesso, un piccolo gioiello che non ha certamente la compiutezza dei capolavori successivi, ma che, per essere un’opera prima (il precedente Luci del varietà fu co-diretto con Lattuada) lascia già intravedere doti registiche fuori dal comune.
IL CONVEGNO
I curatori, consapevoli della complessità della pellicola hanno considerano più che attuale lo studio retrospettivo del capolavoro di Fellini pur nel contesto di una letteratura critica ormai ricchissima.
Saranno 14 i ricercatori e gli studiosi, provenienti dalle maggiori Università italiane, che si alterneranno sul palco del Teatro degli Atti nel corso delle due sessioni, precedute da una lezione di Gianfranco Angelucci, storico collaboratore del Maestro riminese, dal titolo “L’invenzione della realtà”.
Ecco i nomi dei relatori e il titolo del loro intervento: Francesco D’Asero (Università Roma Tre) “Uno sceicco sull’altalena: tracce dell’infantilismo deviato di Alberto Sordi nell’opera di Federico Fellini”, Fabio Melelli (Università per Stranieri di Perugia) “Brunella Bovo, lo sguardo sognante di una luminosa meteora”, Pietro Ammaturo (Università della Basilicata) “Caro Ivan, ovvero storia di un eterno secondo: Leopoldo Trieste tra Sordi e Fellini”, Emiliano Morreale (Università La Sapienza di Roma) “Albertone sceicco: la performance di Sordi e la sua (non) ricezione”, Sara Martin (Università di Parma) e Dorothea Burato (Università di Parma) “Gli “amici minori” dei personaggi. I costumi nel film Lo sceicco bianco”, Gina Annunziata (Accademia di Belle Arti di Napoli) “Orientalismo, alterità ed echi coloniali ne Lo sceicco bianco”, Mirco Melanco (Università di Padova) “Lo sceicco bianco: analisi testuale dalla sceneggiatura originale”, Andrea Minuz (Università La Sapienza di Roma) e Francesca Cantore (Università La Sapienza di Roma) “Lo sceicco bianco: materiali d’archivio per un’analisi della sceneggiatura”, Elena Gipponi (Università IULM di Milano) “Tutti i colori de Lo sceicco bianco. Regimi cromatici e regimi percettivi a confronto”, Stefania Carpiceci (Università per Stranieri di Siena) “Lo sceicco bianco tra visione, incanto e movimento”, Roy Menarini (Università di Bologna) “Parodie felliniane: Roberto Benigni e lo sceicco beige”. Prima dell'inizio delle due sessioni, moderate da Roy Menarini (Università di Bologna) e Nicola Bassano (Cineteca di Rimini – Fellini Museum) ci saranno i saluti istituzionali di Chiara Bellini, vicesindaca del Comune di Rimini, e Federica Muzzarelli responsabile UOS Rimini del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna.
Ingresso libero.
Il convegno sarà visibile online sulle pagine facebook di Cineteca di Rimini, FM - Fellini Museum e Federico Fellini e sul Canale YouTube della Cineteca di Rimini.
Info: 0541.704494 / 704496 (uffici Cineteca di Rimini)
mail: cineteca@comune.rimini.it
LA MOSTRA FOTOGRAFICA
“Fellini tra sogno e realtà: il contributo fotografico di Rodrigo Pais”
Palazzo del Fulgor - da sabato 9 aprile a domenica 8 maggio
Sabato 9 aprile inoltre inaugurerà al FM-Fellini Museum nella sede di Palazzo del Fulgor la mostra fotografica “Fellini tra sogno e realtà: il contributo fotografico di Rodrigo Pais”, a cura di Glenda Furini e Guido Gambetta.
La serie d’immagini che compone la mostra “Fellini tra sogno e realtà: il contributo fotografico di Rodrigo Pais” testimonia alcuni passaggi importanti nella carriera artistica di Federico Fellini. Rodrigo Pais lo ritrae in strada, in occasioni pubbliche, nelle interviste, anteprime e premiazioni.
La narrazione per immagini mostra particolari inediti della vita di Fellini e dell’ambiente che lo circonda: un bacio affettuoso alla moglie Giulietta in partenza per Los Angeles per la candidatura all’Oscar del film “Le notti di Cabiria”, la scelta del cast di “Toby Dammit”, un’intervista in strada della giornalista Berenice, la cerimonia d’apertura delle riprese di Le tentazioni del dottor Antonio, l’anteprima mondiale al Cinema Fiamma di Roma del film “8 ½” e la cerimonia di consegna dell’Oscar come migliore film straniero da parte del presidente del Consiglio Aldo Moro. E ancora il ricco fotoreportage realizzato durante le riprese di “Un’ora (e ½) con il regista di 8 ½” con l’amico giornalista Sergio Zavoli oppure le immagini scattate al tavolo di un caffè in piazza Santa Maria in Trastevere durante la lavorazione del film “Roma”, in una particolare occasione in cui realtà e finzione, cinema e cronaca si intrecciano fatalmente e spezzoni di pellicola vengono visionati dagli inquirenti in cerca d’indizi su un presunto omicida. Una sezione particolare della mostra è dedicata agli eventi che hanno ispirato o che sono stati ispirati dal film La dolce vita.
Il fotoreporter romano Rodrigo Pais entra nel mondo della fotografia a metà degli anni ’50, collabora principalmente con i quotidiani Paese, Paese Sera, l’Unità e con il settimanale Vie Nuove ma anche con altri quotidiani e riviste d’epoca come il Corriere della Sera, il Corriere d’informazione, La Stampa, Il Giornale d’Italia, Il Mondo. Assieme al collega fotografo Giorgio Sartarelli fonda l’agenzia Pais & Sartarelli attiva fino al 1972. L’attività di fotoreporter dura quasi 50 anni e si conclude nel 1998. L’archivio fotografico e professionale documenta l'attività fotogiornalistica dal 1955 al 1998 ed è composto da quasi 380 mila fototipi. Fa parte delle collezioni della Biblioteca Universitaria di Bologna, la biblioteca centrale dell’Ateneo sita nel cuore pulsante della cittadella universitaria, all'interno dell'antico Palazzo Poggi.
Ingresso compreso nel percorso del Fellini Museum; ingresso al solo Palazzo del Fulgor 3 euro.
INFO 0541 793781 - 793872 (biglietteria)
IL DOCUMENTARIO
FELLINI E L’OMBRA. Il lato oscuro del più luminoso genio del nostro cinema.
CINEMA FULGOR lunedì 11 aprile - ore 21.00
L'11 aprile il Cinema Fulgor ospita la proiezione del documentario di Catherine McGilvray “Fellini e l'ombra”.
Presentato a Venezia nelle Giornate degli Autori 2021, Fellini e l’Ombra indaga il ‘segreto’ di Federico Fellini puntando la lente sul rapporto tra il regista e il suo mitico analista, il dottor Ernst Bernhard, pioniere dell’analisi junghiana in Italia. Un racconto che mescola docufiction, testimonianze, documenti rari, filmati d’archivio e animazioni ispirate a quel lascito straordinario che è il Libro dei Sogni di Fellini. A seguire conversazione con la regista e Ugo Amati, psicoanalista e scrittore. Ingresso 8 euro, 5 euro studenti. Info: 0541 709545 - info@cinemafulgor.com