Ventisei vie nel cuore della Marina di Rimini dedicate ad altrettante pellicole e sceneggiature del più celebre dei suoi figli, Federico Fellini. La filmografia completa del famoso regista, scomparso il 31 ottobre 1993, andrà dunque a contrassegnare fisicamente la città in quella che è la più vasta operazione toponomastica compiuta dal Comune di Rimini negli ultimi decenni. “E’ non solo un atto dovuto- spiega l’Assessore alla Cultura del Comune di Rimini, Stefano Pivato-,  ma necessario per una città che ha dato natali e ispirazione a uno dei principali geni del Novecento. Perché oltre il cinema, Fellini è stato davvero un gigante della cultura tout court del secolo scorso”.

Significative in questo senso le motivazioni al provvedimento, contenute nella specifica determina approvata quest’oggi dalla Giunta Comunale:

• valorizzare l’opera del grande regista riminese attraverso la citazione dei suoi film;
• mettere in rilievo l’elevato grado simbolico dell’operazione se si considera che le vie interessate alla intitolazione sono situate nella zona a maggiore percorrenza turistica del nostro territorio comunale;
• sottolineare la capacità evocativa che la città di Rimini ha assunto nell’immaginario degli italiani.

Il significativo omaggio a Federico Fellini, nato a Rimini il 20 gennaio 1920, diventa generale tributo all’identità locale: alle 26 strade intitolate ai film se ne aggiungono altre 4, dedicate a Giulietta Masina, celebre attrice e moglie di Federico Fellini, e a tre celebri protagonisti del mondo artistico italiano che hanno segnato alcune importanti stagioni della grafica balneare riminese: Marcello Dudovich, Adolfo Busi e Alberto Bianchi.

L’area oggetto della nuova toponomastica è quella compresa tra il porto canale e piazza Marvelli, a Marina Centro, a partire proprio da piazzale Fellini. Nel dettaglio le intitolazioni dedicate al Maestro del cinema mondiale sono le seguenti:

• via ‘Luci del Varietà’ (1950) già Via dell’Esperanto
• via Giulietta Masina già via L.L. Zamenhof
• via ‘Lo sceicco bianco’ (1952) già via F.F. Chopin
• via ‘I vitelloni’ (1953) già via W.A. Mozart
• via ‘Una agenzia matrimoniale’ (1953) già via L.W. Beethoven
• via ‘La strada’ (1954) già via C.M.V. Weber
• via ‘Il bidone’ (1955) già via P.I. Cajkovskij
• via ‘Le notti di Cabiria’ (1957) già via J.S. Bach
• via ‘Le tentazioni del dottor Antonio’ (1962) già via M.P. Musorgskij
• via ‘La dolce vita’ (1960) già via J. Strauss
• via ‘8 ½’ (1963) già via G. Bizet
• via ‘Giulietta degli spiriti’ (1965) già via B. Smetana
• via ‘Toby Dammit’ (1968) già via H. Purcell
• via ‘Fellini Satyricon’ (1969) già via C.F. Gounod
• via ‘Block-notes di un regista’ (1969) già via R. Wagner
• via ‘I clowns’ (1970) già via R. Schumann
• via ‘Roma’ (1972) già via E. Elgar
• via ‘Amarcord’ (1973)
• via ‘Il Casanova di Fellini’ (1976)  già viale Scilla
• via ‘Prova d’orchestra’ (1979)
• via ‘La città delle donne’ (1980)
• via ‘E la nave va’ (1983)
• via ‘Ginger e Fred’ (1985) già viale Buccari
• via ‘Intervista’ (1987)
• via ‘La voce della luna’ (1990) già viale B. Neri
• via ‘Paisà’ (1946) già viale G. Lettimi
• via ‘Roma città aperta’ (1946) già viale Cesena

A queste si legano, sul versante dell’identità riminese:

• via Marcello Dudovich già via F. Schubert
• via Adolfo Busi già via J. Massenet
• via Alberto Bianchi già via A. Cappellini

Va precisato che, in ottemperanza alle leggi vigenti, questa ampissima operazione toponomastica reca un disagio limitatissimo alla cittadinanza. Nelle 30 vie oggetto del cambio di denominazione sono presenti 29 attività e 12 nuclei familiari per un totale di 20 residenti. Sarà in ogni caso cura degli uffici comunali provvedere interamente alle pratiche amministrative relative all’aggiornamento di tutti i documenti, senza alcun aggravio di costi e tempo per i cittadini e gli operatori economici. “Peraltro- prosegue l’Assessore Pivato- è nostra intenzione procedere in futuro a ‘recuperare’ in un’altra area di Rimini le intitolazioni di vie dedicate ai grandi musicisti.”.

“Si tratta di una iniziativa ottima- è il commento di Pupi Avati, Presidente dell’Associazione Fondazione Federico Fellini-. Oltretutto le vie dedicate ai politici sono destinate a scomparire o ad essere cambiate col mutare delle stagioni politiche. Quelle dedicate ai 'grandi' della cultura rimangono perennemente scolpite non solo sulle indicazioni toponomastiche ma, soprattutto, nella mente della gente. Complimenti!".