Mercoledì 26 febbraio, a Miramare, l’incontro pubblico organizzato da Comune e Ausl per illustrare il ruolo e le funzioni di questa figura professionale, nuovo tassello di una sanità territoriale e di prossimità

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Una nuova figura professionale per avvicinare l’assistenza sanitaria a casa delle persone, in virtù di un modello di cura sempre più diffuso e di prossimità. È quello che succederà con i 50 nuovi Infermieri di Famiglia e di Comunità che opereranno nel territorio comunale. Un servizio in fase di attivazione che sarà al centro di un incontro aperto alla cittadinanza in programma mercoledì 26 febbraio alle ore 18.00 nella sala del quartiere piazza Decio Raggi 2, a Miramare. L’iniziativa, organizzata dal Comune di Rimini con l’Ausl Romagna e intitolata ‘Infermiere di Comunità e di Famiglia: un alleato per la tua salute’, vedrà la partecipazione dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, della direzione di distretto, della direzione assistenziale di Rimini e del dipartimento cure primarie di Rimini, che illustreranno ai cittadini il ruolo, le funzioni e la mission di questo progetto all’avanguardia che ha il doppio scopo di assicurare risposte socio-assistenziali alla comunità e, contestualmente, lavorare in un’ottica preventiva.

Come verrà spiegato nel corso dell’incontro, gli Infermieri di Famiglia e di Comunità operano a stretto contatto con i medici di base e i pediatri, allo scopo di evitare l’insorgere di riacutizzazioni di malattie, garantire cure a domicilio per chi ha difficoltà a spostarsi, collaborare con la medicina generale per gestire malattie croniche e situazione a rischio ed educare la cittadinanza su come mantenersi in salute con corretti stili di vita. Si tratta quindi di figure fondamentali nell’orientamento dei servizi esistenti e nella definizione di un modello sanitario locale sempre più imperniato attorno ai concetti di prevenzione, interdisciplinarità e accessibilità. L’Infermiere di Famiglia e Comunità, infatti, è una risorsa funzionale a promuovere la salute dei cittadini e rafforzare il legame tra i servizi territoriali e la popolazione, con l’obiettivo di mettere in rete i professionisti e la comunità a garanzia di percorsi di cura più facili, veloci e risolutivi, pensati in particolare per i più fragili e per i pazienti cronici.

“Quello degli Infermieri di Famiglia e Comunità è un tassello centrale del percorso di territorializzazione della sanità locale che, come amministrazione comunale, stiamo portando avanti di concerto con l’azienda Usl, il Distretto socio sanitario di Rimini e l’Università di Bologna - è il commento dell’assessore alle politiche per la salute del comune di Rimini, Kristian Gianfreda -. Soltanto sul territorio comunale, saranno operativi 50 professionisti per portare le cure nelle case delle persone e, allo stesso tempo, operare in chiave preventiva, attraverso la sinergia con la comunità: è una nuova visione di sanità, che mette al centro le relazioni sociali e il lavoro di squadra. Una delle idee cuore di questa riorganizzazione del modello socioassistenziale riminese è infatti uscire dalla logica ospedale-centrica a favore di una rete di servizi diffusa e capillare”. 

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Ultimo aggiornamento

26/02/2025, 14:34