Investiti oltre un milione e mezzo di euro.
In considerazione dell’elevato numero di domande presentate per accedere al bando relativo ai nidi estivi 2023, la giunta comunale ha approvato ieri una delibera che integra con 22 posti aggiuntivi l’offerta dei servizi dei nidi estivi territoriali a titolarità pubblica.
Questo per cercare di sostenere quelle famiglie che non hanno trovato risposte in un servizio che, storicamente, è organizzato principalmente dai servizi educativi privati, dalle associazioni e dai soggetti del terzo settore locale e che, da due anni, vede impegnata anche l’amministrazione comunale con un progetto sperimentale di integrazione dell’offerta attraverso servizi a titolarità pubblica nelle fasce d’età meno presidiate dal privato sociale o che presentano criticità e bisogni particolari.
Nel dettaglio, il Comune ha deliberato ieri di aggiungere per l’estate 2023 altri 22 nuovi posti che si vanno così a sommare ai 73 già deliberati precedentemente, portando a 95 i posti complessivi a disposizione a titolarità pubblica per l’organizzazione di nidi estivi comunali riferiti alla fascia d’età zero due anni e che vanno ad aggiungersi ai servizi per l’infanzia 3-6 anni con circa 200 posti. Si tratta di servizi rispettivamente pensati per dare una risposta a coloro che non riescono a trovare un posto nei nidi privati e per garantire l’accoglienza dei minori diversamente abili.
L’investimento pubblico nei centri estivi per il 2023 ammonta a 1.530mila euro (fra centri estivi 3-6 anni, nidi estivi 0-2 anni, sostegno ai diversamente abili 0-18 anni, voucher per nidi estivi e voucher per centri estivi, quest’ultimo finanziato da fondo sociale europeo) con un aumento di risorse pubbliche di circa 200mila euro rispetto al periodo pre Covid.
“Il Comune di Rimini – spiega Chiara Bellini, vice sindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - per fare fronte all’aumento delle domande e per cercare di dare risposte al massimo numero possibile di famiglie che hanno bisogno per l’estate di servizi per la prima infanzia, ha deciso di intervenire, con risorse aggiuntive del bilancio, su due fronti paralleli che vanno nella stessa direzione: da una parte aumentare sensibilmente l’offerta di posti nido temporanei durante il periodo di chiusura estiva di molti servizi, in modo da migliorare la capacità ricettiva del sistema; dall’altra mantenendo la storica misura di sostegno economico in favore delle famiglie che scelgono di frequentare i nidi privati attraverso il progetto di conciliazione vita-lavoro mediante concessione di voucher conciliativi finalizzati all’abbattimento delle rette (per chi ha Isee non superiore a 30.000 euro). Si tratta di misure che hanno l’obiettivo comune di sostenere momenti educativi a tutti gli effetti, improntati, come tutti i servizi educativi, a parametri di qualità e accessibilità. Si tratta di un progetto sperimentale, ricordo infatti che il nido comunale estivo è stato attivato per la prima volta nel 2022 con 62 posti, quest’anno portati a 95 posti, per andare sempre più incontro all’aumento considerevole dei nuovi bisogni, come quelli dei genitori, magari senza reti parentali, che in estate vedono il loro massimo sforzo occupazionale”.