Al via il progetto per limitare le ludopatie messo in campo da una rete di realtà sociali, Comune di Rimini e AUSL Romagna.
Si è conclusa in questi giorni l’istruttoria pubblica per l’assegnazione del progetto denominato “Piano locale di contrasto al gioco d’azzardo”, un importante progetto strutturato su più fronti - informazioni, prevenzione e intervento - che fa parte del “Programma attuativo annuale 2022”.
Nel periodo pre pandemico (2017), le giocate pro-capite a tutti i giochi gestiti dallo Stato e alle slot - solo per il Comune di Rimini - corrispondevano a 1798 euro. Un dato che aveva fatto registrare Rimini al 557 posto, su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite. Considerando le città delle stesse dimensioni - sempre nella stessa classifica - Rimini risulta al posto numero 27 su 130 comuni (fra i 50mila e i 200mila residenti).
Da un’elaborazione della regione, in Emilia Romagna nel 2021 sono state complessivamente oltre 31 mila le persone assistite dai servizi per le dipendenze patologiche (SerDP) delle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna (esattamente 31.207), 1.139 delle quali per problemi collegati al gioco d’azzardo: il 3,7% del totale degli assistiti. Più della metà di questi (602, pari al 52,8%) sono giocatori patologici, che si sono rivolti ai servizi per la prima volta. Si tratta di numeri in leggera controtendenza, dopo il picco di 1.724 persone raggiunto nel 2019, nel periodo pre-pandemia.
La maggioranza degli assistiti è di genere maschile (80%) e di cittadinanza italiana (91%). La fascia di età più rappresentata, indipendentemente dal genere, è quella compresa tra 41 e 60 anni, seguita dagli ultrasessantacinquenni, che costituiscono il 16,4% delle persone in carico ai servizi.
Le persone affette da ludopatia seguite dai servizi utilizzano soprattutto giochi con vincita in denaro, e dal vivo. In particolare il 56,4% predilige giocare ai videogiochi nei bar/tabacchi o sale gioco, il 18,7% gioca al lotto, superenalotto, lotterie e gratta e vinci; alle scommesse sportive o ippiche si dedica il 10,8% dei giocatori e il 15,4% gioca attraverso le piattaforme on line; parte dei giocatori sono però dedite a più tipologie di gioco contemporaneamente.
Il progetto, riferito a tutto il Distretto socio sanitario di Rimini, è stato assegnato ad una rete di realtà sociali, impegnate nel rispondere ai bisogni del territorio anche su questo tema fondamentale, spesso poco sentito o conosciuto dalla cittadinanza. Oltre alla Comunità Papa Giovanni XXIII, capofila della co-progettazione, c’è la partnership degli ETS Associazione Alcantara, Il Millepiedi Cooperativa Sociale, Cento Fiori Cooperativa Sociale e la collaborazione della cooperativa sociale Il Gesto.
L’obiettivo principale è quello di sensibilizzare il maggior numero di cittadini promuovendo azioni di sensibilizzazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo, con particolare attenzione al gioco on-line, al gaming patologico, al fenomeno della crescente azzardizzazione del web. Il progetto si rivolge ad una platea vasta che va dai cittadini adulti agli anziani, alle famiglie, studenti e lavoratori, genitori ed insegnanti, personale sanitario, sociale, educativo e delle associazioni, giocatori patologici e loro familiari. Verranno messe in atto azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno mirate e differenziate rispetto ai target, per aumentare la tutela dei soggetti a rischio e con dipendenza soprattutto nella fascia della popolazione più giovane che per questo tipo di rischio possiede pochissimi fattori di protezione. Tra le azioni son previsti: sportelli di consulenza con psicologi; percorsi laboratoriali, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado del distretto; servizio di consulenza legale; incontri aperti alla cittadinanza; eventi culturali; ecc..
Attività che si svilupperanno anche nell’ambito “A-Good Game Space”, una casa per il contrasto al gioco d'azzardo e le ludopatie che il Comune dei Rimini ha messo a disposizione in comodato d’uso gratuito in via Bramante 10 che potrà ospitare - nelle ore mattutine - gli studenti degli istituti scolastici del Distretto di Rimini, proponendo attività di prevenzione e “gioco consapevole”, offrendo confronti informativi sui comportamenti di dipendenza, e - nel pomeriggio - potrà accogliere gli adolescenti e i loro familiari per i servizi di consulenza.
Il progetto prevede anche frequenti incontri di coordinamento, tra i rappresentanti della rete proponente, quelli del Comune e quelli del Ser.D, che consentiranno di condividere e monitorare l’andamento del progetto. Le iniziative sia avvieranno nelle prossime settimane e si concluderanno al 31 ottobre 2023, con un contributo che trova copertura finanziaria con parte delle risorse del Fondo regionale di contrasto al gioco d’azzardo, assegnate annualmente all’Azienda USL della Romagna.
“Di fronte ad un fenomeno che colpisce un’ampia platea di persone differenti per età, provenienza e ceto sociale – dichiara Kristian Gianfreda, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini - probabilmente il gioco d’azzardo è, tra le dipendenze patologiche, quella con il range di portata più ampia. Un fenomeno che dopo la pandemia non solo non si è ridotto ma, da diversi riscontri empirici accenna ad un progressivo e preoccupante aumento. Questo progetto che abbiamo messo in campo intende sensibilizzare in modo differenziato i vari target della popolazione residente nel distretto sanitario e in modo particolare desidera raggiungere i ragazzi e i giovani nei loro contesti scolastici e familiari. Un progetto innovativo che è ora diventato realtà, grazie ai tavoli di progettazione tra l' U.O.C. Dipendenze Patologiche AUSL Romagna, il Comune e le associazioni coinvolte nei Piani di Zona di Rimini. Contrastare il gioco d’azzardo, puntando sulla conoscenza, la formazione e la consulenza è una priorità per aiutare soprattutto i più giovani, in quanto è una problematica che si sta facendo sempre più spazio anche grazie alle nuove frontiere del gioco on line”.