Al via i lavori di riqualificazione per la fontana simbolo di Viserba
Partono lunedì 18 settembre i lavori di restauro conservativo della fontana del Tritone o della Conchiglia sul lungomare di Viserba.
Dopo il via libera dalla Sovraintendenza, si avvia l’intervento di riqualificazione scientifica della fontana simbolo che identifica Viserba Regina delle acque e il suo legame con il mare e il mondo delle acque.
L’opera è finanziata dal Comune per un importo di diecimila euro e verrà realizzata dall’impresa Ad Arte, la stessa che già ha operato a Porta Galliana e alla Vecchia Pescheria, con la direzione lavori dell'architetto Elena Matteuzzi ed avrà durata di 45 giorni al termine dei quali la fontana tornerà al suo aspetto originale.
La Fontana è stata realizzata negli anni ’30 dallo scultore Filogeno Fabbri, lo stesso autore della Fontana dei Quattro Cavalli.
“Diamo il via alla riqualificazione della fontana simbolo di Viserba Città delle acque – commenta l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli - che valorizza il suo legame con il mare e il mondo delle acque. Un’opera attesa da tempo e che abbiamo deciso, dopo aver ottenuto il parere della Soprintendenza, di avviare dopo l’estate dato il luogo in pieno passaggio turistico in cui si trova. L'intervento ha lo scopo di ridonare l'aspetto originale ormai storicizzato della fontana così come derivante dalle modifiche subite dopo il 1943 e, dopo un primo restauro fatto nel 1997 anche grazie all’interessamento del comitato turistico di Viserba, con questo intervento perseguiamo i principi cardini del restauro di compatibilità, riconoscibilità e reversibilità dell'intervento”.
La fontana del Tritone o della Conchiglia venne realizzata nel 1930 su commissione del Comune di Rimini, da Filogenio Fabbri, come indicato da un'epigrafe sul fronte principale, abile cementista riminese che realizzò anche altre fontane tra cui la più nota è quella ”dei Quattro Cavalli” nell'attuale Parco Federico Fellini, costruita nel 1929.
La composizione della fontana potrebbe essere stata ispirata al Fabbri dalla fontana della conchiglia e il putto dell'architetto Rastelli presente tra Palazzo Garampi e Palazzo dell'Arengo e realizzata negli anni venti.
La fontana è stata costruita con la tecnica del litocemento, una particolare lavorazione del calcestruzzo o degli intonaci cementizi volta ad imitare i ben più costosi rivestimenti in marmo, il pregio artistico della fontana è identificabile anche dal sapiente uso delle finiture superficiali.
La fontana del tritone divenne subito tra i luoghi più fotografati di Viserba, tuttavia, con il tempo, la fontana si deteriorò e nel 1997 il Comuni di Rimini con il comitato turistico della zona e grazie al contributo elargito dalla società AMIR, ne promossero un primo restauro ricordato da una piccola targa metallica presente sul fianco sinistro.
La società Anthea che si occupa della manutenzione e gestione delle fontane pubbliche nel Comune di Rimini, ha affidato il progetto di restauro all'architetto Elena Matteuzzi, che a seguito delle indagini conoscitive è stato autorizzato dalla competente Soprintendenza.
L'intervento di restauro prevede, oltre alla revisione di tutto l'impianto idrico con l'inserimento di un nuovo ugello in ottone e la pulizia della fontana, interventi di consolidamento, stuccatura, la rimozione delle parti incongrue e la reintegrazione delle porzioni originali in particolare della testa del tritone gravemente mutilata.
Verrà asportata l'attuale tinteggiatura azzurro intenso e sostituita con una pittura ai silicati del colore da concordare con la Soprintendenza anche in base alle risultanze dei saggi stratigrafici che si realizzeranno in fase di lavori che si concluderanno con l'applicazione prodotti protettivi delle superfici.