Positivo il risultato di Rimini che fa da traino alla Riviera, gli stranieri superano il 33% delle presenze complessive.
I turisti che hanno scelto Rimini per le vacanze sono aumentati nei primi otto mesi dell’anno del +7,4% per quanto riguarda gli arrivi e del +1,2% per le presenze rispetto allo stesso periodo del 2022.
E questo nonostante l’alluvione che nella prima metà di maggio ha colpito duramente la Romagna, seguita dal maltempo che ha fatto partire in forte ritardo l’estate e la crisi della capacità di spesa che ha penalizzato l'intero comparto turistico nazionale, in particolare il balneare italiano.
E questa la fotografia degli otto mesi da gennaio ad agosto 2023 scattata dall’Istat che ha elaborato i dati di arrivi e presenze turistiche portando a 1.405.975 gli arrivi (1.000.764 gli italiani con +2,7% e 405.211 gli stranieri con +21,4%) e a 5.390.631 i pernottamenti, ovvero le presenze turistiche (3.576.876 gli italiani con -4,7% e 1.815.755 dall’estero con +15,2%).
“La pubblicazione dei dati su arrivi e pernottamenti da parte di ISTAT fino al mese di agosto – commenta il Sindaco Jamil Sadegholvaad - ci permette di fare una riflessione con un respiro sufficientemente ampio sull’andamento di questa complessa stagione. I numeri ‘certificati’ ci dicono che nel 2023 siamo cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, trainando i numeri dell'intera provincia, e che i turisti stranieri sono tornati a superare nel capoluogo la soglia psicologica del 30% raggiungendo un importante 33,64% di pernottamenti esteri sul totale delle presenze turistiche. Una crescita complessiva confermata anche dalle prime proiezioni sull’imposta di soggiorno, superiori a quanto previsto nel bilancio previsionale, che segnano anche da questo particolare osservatorio la crescita dei flussi turistici: dopo 4 anni, l'imposta di soggiorno a Rimini torna a superare gli 8 milioni di euro nei primi 8 mesi dell'anno. Prosegue dunque il progressivo recupero verso la stagione pre pandemica, e questo nonostante la tempesta perfetta che ha visto da una parte la sostanziale cancellazione del mercato russo che per Rimini arrivava a pesare in estate anche 400mila pernottamenti a cui si è aggiunto l’arrivo a maggio dell’alluvione seguita dal maltempo che ha fatto partire di fatto a luglio l’estate. Un quadro complicato che è stato fortemente penalizzato dall’aumento dei costi, delle bollette e del rialzo dei tassi che hanno messo in difficoltà le famiglie. Occorre far tesoro di questi numeri anche per valutazioni più a breve e medio termine: i titolo delle sfide che ci attendono sono:
- politica degli eventi, attività di IEG e del Palacongressi e i grandi eventi attrattori con una estate 2024 che si apre nel mese di giugno con la storica la prima tappa del Tour de France in arrivo a Rimini
- tema dell’aeroporto, l’infrastruttura che può consentirci adesso di ritornare e anche superare i livelli toccati prima del biennio orribile della pandemia.
- riqualificazione alberghiera in fascia turistica
- innovazione della spiaggia
Attendiamo i dati del mese di settembre che, stando agli addetti ai lavori si annunciano positivi, e poi tireremo le somme. Nel frattempo, i primi otto mesi dell'anno, raffrontato all'analogo periodo del 2022, segnano un dato positivo in un anno complicato per l'intero comparto turistico nazionale, soprattutto per il balneare”.