In quattro anni guadagnati 2.082 abitanti provenienti da altri Comuni.
La possibilità di avere tutti i servizi di cui si ha bisogno senza dover fare i conti con il caos delle grandi metropoli e il grande privilegio di avere il mare a pochi passi: sono queste due delle caratteristiche che fanno di Rimini e in generale della Romagna, un luogo dove scegliere di vivere. La conferma arriva dalla “classifica dell’attrattività” pubblicata questa mattina dal Sole 24 Ore, una elaborazione del saldo migratorio tra iscrizioni e cancellazioni da e per altro Comune che ha preso in considerazione i bilanci demografici mensili Istat del periodo aprile 2022-aprile 2023, rapportata alla popolazione residente e messa a confronto con gli stessi dati del 2019, quindi pre-pandemia. L'indagine è stata realizzata su tutti i 7mila comuni italiani, divisi per fascia di popolazione: Rimini rientra nella top ten dei Comuni più attrattivi delle città comprese nella seconda fascia (le città medio-grandi tra 65mila e 250mila abitanti), con un saldo migratorio positivo di 3,36 ogni mille residenti tra aprile 2022 e aprile 2023. La differenza rispetto al dato 2019 è di -0,64, ma negli ultimi quattro anni la tendenza resta positiva (6,16), con 2.082 residenti “guadagnati” da altri Comuni, al netto dei trasferimenti verso altre città. Al 1° gennaio 2023 la popolazione residente cresciuta di 605 unità, il saldo più alto degli ultimi quattro anni; la tendenza positiva prosegue anche nei primi quattro mesi del 2023, con un saldo di 63 residenti. Nella top ten entrano anche gli altri comuni capoluogo della Romagna, con Ravenna (4,67), Forlì (4,23) e Cesena (3,30).
“Rimini, così come in generale tutta la Romagna, da sempre presenta delle caratteristiche che la rendono attrattiva non solo come meta per le vacanze, ma come luogo per stabilirsi in pianta stabile – sottolinea l’assessora alla statistica Anna Montini – La presenza del mare è un elemento fondamentale, così come la possibilità di poter accedere a tutti i servizi senza doversi spostare di molti chilometri. Elementi questi che il post pandemia ha reso ancor più desiderabili: è noto come, dopo lo choc del Covid, ci sia una spiccata tendenza ad allontanarsi dai luoghi densamente urbanizzati per ricercare contesti maggiormente naturalizzati, ma comunque ben collegati, in cui magari si possa rinunciare all’auto per spostarsi nei tragitti casa-lavoro. Rimini ha il privilegio di essere città di mare, circondata da colline meravigliose, offre una quantità di servizi in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie di tutti i tipi e in generale una buona qualità della vita, dovuta anche a condizioni climatiche favorevoli rispetto ad altre città. Su queste direttrici, ancor prima della pandemia, l’Amministrazione ha investito e sta tuttora continuando a investire, puntando sulla riqualificazione urbana in chiave green (due esempi su tutti: Psbo e Parco del Mare), sulla mobilità sostenibile, sui servizi di base diffusi sul territorio e nei quartieri, a portata di cittadino, perseguendo il modello delle ‘città dei 15 minuti’. Investimenti per rendere Rimini sempre più attrattiva non solo per i visitatori, ma anche e soprattutto per chi la vive tutto l’anno”.