Stimato giornalista e grande ricercatore fra i più esperti del terribile passaggio della Seconda guerra mondiale a Rimini.
Si è svolta ieri pomeriggio alle ore 17 la cerimonia d’intitolazione della rotonda posta in piazzale Cesare Battisti-corso Giovanni XXIII (di fronte alla Chiesa di San Nicolò) al prof. Amedeo Montemaggi, storico riminese della Linea Gotica.
Oltre al sindaco Jamil Sadegholvaad e all’Assessore Bargagni, hanno preso la parola per un ricordo del prof Monetaggi anche il figlio Andrea, Alessandro Agnoletti, direttore dell’Istituto per la Resistenza e dell’Età Contemporanea e lo storico Daniele Cesaretti, appassionato delle vicende dall’ linea gotica. Una cerimonia molto partecipata in cui erano presenti la moglie Edda, tutti i suoi familiari oltre a tanti amici e cittadini.
Alcuni passaggi del discorso del sindaco fatto durante la cerimonia:
“Un luogo fisico come quello che intitoliamo oggi per ricordare Amedeo Montemaggi, stimato giornalista e grande ricercatore fra i più esperti del terribile passaggio della Seconda guerra mondiale a Rimini. Un segno nella quotidianità per ricordare il segno indelebile che Montemaggi ha lasciato nella nostra città. Una narrazione, profonda, scrupolosa e precisa dei fatti che hanno sconvolto anche il nostro territorio; un’intensa attività di studio in campo storico, sulla Linea Gotica, avviata nei primi anni sessanta, quando quasi tutti i giornali e l’attenzione pubblica era rivolta alle cronache della vita balneare. Oltre a curare nel 79 la mostra sulla Linea Gotica, collaborò anche con il direttore Mario Zuffa alla ricerca e acquisizione della documentazione fotografica dell'Imperial War Museum di Londra. Materiale tuttora presente nella Biblioteca Gambalunga e a disposizione di tutti nella parte della documentazione sulla guerra a Rimini. […] Come riminesi dobbiamo davvero tanto al Professor Montemaggi per il grande arricchimento culturale e storico che ci ha lasciato e per la straordinaria lezione di onestà intellettuale dimostrata sui libri, per la quale è riuscito sempre a riconoscere - a vinti e vincitori - una pari dignità di memoria. Se oggi Rimini ha un patrimonio identitario sui fatti della Seconda guerra mondiale lo si deve soprattutto al suo infaticabile ed appassionato lavoro.”
L’intitolazione, fa parte degli eventi compresi nel programma per celebrare il 78° Anniversario della liberazione di Rimini, che - ricordiamo - comprende anche la conferenza “Rimini distrutta” in programma oggi pomeriggio ore 17 nella Cineteca comunale di via Gambalunga, 27. Un approfondimento sul tema “Le città in guerra. Memorie ed eredità culturali tra distruzioni e ricostruzioni”, con proiezione di immagini a cura della Biblioteca civica Gambalunga. Un evento a cui parteciperanno: Andrea Santangelo (Storico e scrittore) “Le guerre del ‘900. Il caso Rimini”; Francesco Mazzucchelli, ricercatore presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione Università di Bologna, “La guerra in città. Memorie e macerie”. L'iniziativa è promossa con la cura dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea della Provincia di Rimini (Isrec).