“All’anagrafe era Bruno Zanin, ma per tutto il mondo e ancor più per Rimini resterà per sempre Titta".
"Non un personaggio qualunque. Ma l’alterego di Federico Fellini, colui a cui il Maestro decise di affidare lo sguardo attraverso il quale raccontare il suo Amarcord, tanto da attribuirgli quel nome che richiamava l’amico di infanzia, l’avvocato Titta Benzi.
La storia di Bruno Zanin è la storia di come un attore scelto per caso, dopo un provino improvvisato e fortuito, finisce per diventare il protagonista di un film capolavoro, premio Oscar, che ha segnato la cinematografia mondiale. Ed è anche la storia di un uomo - con una difficile infanzia alle spalle, uno spirito ribelle e una vita tumultuosa, diventati poi anche un romanzo autobiografico - che nell’esperienza sul set di Fellini trova la svolta di una vita, pur finendo legato indissolubilmente ad un personaggio che col passare degli anni era diventata una gabbia a volte un po’ troppo stretta, da cui ha tentato di fuggire, pur non dimenticando mai di sottolineare la gratitudine nei confronti di Fellini, a cui restò sempre legato. E così Rimini e chiunque ami Fellini ed Amarcord, non potrà che provare gratitudine pensando a Zanin e a quel suo personaggio a cui siamo sentimentalmente così profondamente legati e che sicuramente non dimenticheremo”.