Letture felicemente curiose dei cataloghi cartacei. Letture di libri dei fondi antichi di argomenti strani e inaspettati.
Letture sistematiche delle raccolte dei giornali e soprattutto consultazioni spesso difficili ma con scoperte illuminanti dei manoscritti di epoche diverse, delle cronache e dei diari e delle schede con notizie dai secoli XIII al XIX, dalle migliaia di foglietti di Giuseppe Garampi, alle storie delle famiglie nobili riminesi del medico Rigazzi e di altri storici locali del '700 e dell'800; dalle lettere senza numero ricevute e scritte e dai diari descriventi i viaggi di Janus Plancus (o dottor Giovanni Bianchi), l'astioso maestro di tutti, fino agli informatissimi pettegolezzi ottocenteschi di Nicola e Filippo Giangi, che avevano bottega in piazza Sant'Antonio, oggi Tre Martiri. Infinite carte percorse per infinite ore per trovare informazioni su una chiesa o un palazzo, che spesso mancavano, ma in compenso valeva la pena registrare una notizia di storia erotica sfuggita alla censura.
Giovanni Rimondini, di origini bolognesi ma da circa 50 anni a Rimini, ha insegnato storia e filosofia al Liceo Scientifico Serpieri. Si è occupato di archeologia e di storia, di storia dell'arte e dell'architettura, con un approccio filologico, cercando di pulire la tradizione da numerosi falsi: per dirne una, in attesa del centenario dantesco del 2021, l'unico documento storico relativo alla storia di Paolo e Francesca li fa morire a distanza di qualche anno l'uno dall'altra. Con Attilio Giovagnoli, Roberto Mancini ed altri amici, la sua associazione "Renata Tebaldi Rimini Città d'Arte" ha tenacemente perseguito la ricostruzione filologica del teatro appena inaugurato. Firma del periodico "Ariminum", è autore di innumerevoli pubblicazioni. Un primo libretto Carne romagnola edito da Maggioli nel 1986, fu seguito da altri aneddoti erotici, a delineare una sorta di storia della sessualità in Riviera.
Ingresso libero e gratuito
Info: Biblioteca Gambalunga | tel. 0541.704486 | www.bibliotecagambalunga.it